Idee poco chiare per qualcuno quando di tratta di ... "piccioni"!

Il 19 aprile del 2012 il sindaco Francesco Scoditti emise un’ordinanza, più specificatamente la n. 7 avente per oggetto

“Divieto di somministrazione di alimenti ai colombi e indicazioni delle misure idonee al contenimento della popolazione aviaria in ambito urbano”.

Ed a leggere tale ordinanza possiamo dire che non manchi nulla, addirittura all’interno era specificato, in termini eruditi che era interessata la popolazione aviaria della Columba livia var. domestica, così classificata dal naturalista tedesco Gmelin nel 1789.

Tale decisione scaturiva dall’apposito progetto pilota approvato con delibera di Giunta Comunale n. 159 del 02.08.2010.

Quel che si è dibattuto negli ultimi giorni mostra quanto poco gli amministratori siano a conoscenza di una tale questione.

Quella ordinanza era l’unico strumento per superare il problema o quanto meno per affrontarlo prevedendo, così come da progetto pilota: Campagne di sensibilizzazione, Chiusura dei siti di nidificazione, Installazione di dissuasori, Colombaie, Sterilizzazione farmacologia (Ovistop) e prevedeva anche delle sanzioni di € 77,00 fino ad un importo massimo di € 462,00.

Tra l’altro nella parte dispositiva al primo punto dell’ordinanza si leggeva: E’ fatto assoluto divieto di somministrare mangime, scarti e avanzi alimentari ai volatili - in particolare alle specie dei piccioni, colombi, tortore - nelle vie, nelle piazze cittadine, nelle aree dei giardini, dei parchi e delle aiuole pubblici, nei cortili di accesso pubblico e nelle aree interne ad edifici ed a complessi dei medesimi anche private ma di pubblico accesso;

Abbiamo letto in questi giorni testualmente che l’Amministrazione “sta valutando soluzioni alternative che richiedono programmazione, pianificazione nel tempo ed investimenti economici per arrivare ad una soluzione definitiva ed a basso impianto ambientale e possano considerare, allo stesso tempo, la salvaguardia dei volatili”; sinceramente non riusciamo ad intravedere qualcosa di meglio rispetto alle indicazioni di quella ordinanza ma una domanda è necessaria farla:

-può dirci l’Amministrazione se qualcuno ha fatto rispettare l'ordinanza di cui parliamo?

-sono state elevate contravvenzioni per chi reiteratamente ha violato tale disposizione?

Sarebbe sufficiente vedere come vengono ridotti i sagrati delle Chiese subito dopo il rito religioso del matrimonoio con gli invitati che lanciano riso agli sposi vera e propria leccornia dei colombi per capire che nessuna vigilanza è stata effettuata. Un comunicato agli sposi, un suggerimento ai fiorai che preparano i cartocci pieni di riso non sarebbe molto ma di certo quanto meno sarebbe un primo atto per attutire la risoluzione del problema.

Ed in attesa di una risposta da parte dell’Amministrazione anche per il tramite dell’assessore, pubblichiamo integralmente l’ordinanza n. 7 del 19 aprile 2012 facendo risaltare in grassetto le parti più salienti

Tolleranza zero

Nella foto: il piazzale della Chiesa Madre il 30 giugno 2018 alle ore 19.30 subito dopo uno dei tanti matrimoni!

 

Oggetto: Divieto di somministrazione di alimenti ai colombi e indicazioni delle misure idonee al contenimento della popolazione aviaria in ambito urbano.

IL SINDACO

PREMESSO CHE:

-il colombo di città (Columba livia var. domestica), dato il positivo trend demografico delle colonie ed il loro continuo incremento numerico, sta creando gravi problemi di ordine sanitario, tecnico ed economico;

-l’eccessivo numero di popolazione aviaria presente determina, infatti, in diverse zone del territorio ed in particolar modo nel centro urbano, disagi connessi sia al l’accumulo del guano prodotto, sia all’aumento del rischio potenziale di contrarre zoonosi veicolate da volatili;

-pervengono numerose segnalazioni di cittadini che rappresentano disagi per la presenza di colombi su tetti, balconi, terrazzi degli stabili, nonché richieste di intervento di pulizia e sanificazione da parte del Dipartimento di Prevenzione dell’ A.S.L. BR/1;

RILEVATO CHE:

-l’incremento della popolazione volatile è determinata, tra l’altro dalla somministrazione di cibo e dalla facilità di trovare spazi nei sottotetti ed in luoghi abbandonati di pertinenza dei manufatti, in particolare nel centro storico, essendo nota l’abitudine dei piccioni ad occupare soffitte, solai, sottotetti che offrono riparo o luogo per la nidificazione;

CONSIDERATO CHE:

-con Deliberazione di G.C. n. 159 del 02.08.2010, è stato approvato apposito progetto pilota per la riduzione delle colonie di colombi;

-il suddetto progetto prevede l’applicazione di vari sistemi di seguito elencati:

  1. a) Ordinanze di divieto di somministrazione di cibo ai colombi,
  2. b) Campagne di sensibilizzazione
  3. c) Chiusura dei siti di nidificazione
  4. d) Installazione di dissuasori
  5. e) Colombaie
  6. f) Sterilizzazione farmacologia

EVIDENZIATA quindi la necessità di predisporre misure cautelari tese ad una prima azione di contenimento della popolazione aviaria in ambito urbano; 

CHE sulla base del suddetto progetto pilota, l’ufficio Ambiente dell’Ente, ha già provveduto all’acquisto di confezioni del farmaco denominato OVISTOP, al fine avviare la sterilizzazione farmacologica;

RITENUTO pertanto di dover provvedere ad emettere idoneo provvedimento a tutela della salute pubblica;

VISTI:

la legge 23 dicembre 1978 n. 833;

il Regolamento di Polizia Municipale che vieta tra l’altro comportamenti contrari alla pulizia ed alla nettezza dei luoghi pubblici e aperti al pubblico ed in particolare che determinano l’imbrattamento del suolo e dell’abitato; l’art. 50 del D.Lgs. n. 267/2000 e s.m.i.;

VISTO il parere favorevole emesso nei confronti della proposta della presente Ordinanza dai Responsabili dell’ASL BR-Servizio di Igiene e Sanità Pubblica in data 17/04/2012;

ORDINA

E’ fatto assoluto divieto di somministrare mangime, scarti e avanzi alimentari ai volatili - in particolare alle specie dei piccioni, colombi, tortore - nelle vie, nelle piazze cittadine, nelle aree dei giardini, dei parchi e delle aiuole pubblici, nei cortili di accesso pubblico e nelle aree interne ad edifici ed a complessi dei medesimi anche private ma di pubblico accesso;

SI INVITANO

I proprietari di immobili in stato di abbandono o sfitti a provvedere a chiudere tutti i siti di accesso a soffitte ed abbaini che risultino potenzialmente utilizzabili da piccioni, colombi o tortore per creare aree di nidificazione e ad installare dei dissuasori che in ogni caso dovranno essere del tipo passivo non traumatico per l’avifauna.

L’invito riguarda anche la periodica rimozione degli escrementi di piccioni presenti sui luoghi accessibili contaminati, facendo eseguire preliminarmente ad interventi di installazione di sistemi passivi, un’accurata igienizzazione dei luoghi.

INFORMA ED AVVERTE

II Comando della Polizia Locale è incaricato dell’esecuzione della presente Ordinanza.

La sanzione amministrativa prevista per le infrazioni alle disposizioni in oggetto è di € 77,00 fino ad un importo massimo di € 462,00.

Contro la presente Ordinanza è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, da proporre entro 60 giorni dalla notificazione mediante affissione all’albo comunale dell’ordinanza stessa.

DISPONE

L’ordinanza sarà comunicata alla cittadinanza mediante l’affissione di manifesti negli appositi spazi a maggiore visibilità del territorio comunale. 

Il presente provvedimento sarà pubblicato all’Albo Pretorio del Comune per 30 giorni e sarà reso noto al Dipartimento di Prevenzione dell’ Azienda ASL BR/1 ed al Comando di Polizia Locale.

Il Comune provvederà immediatamente all’applicazione dell’Ordinanza negli stessi edifici comunali.

1 9 APR. 2012

Il Sindaco

Francesco Scoditti

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