Pd: servizio scuolabus: si tagliano anche gli accompagnatori?

Solo poche settimane fa, attraverso un comunicato stampa, l’Amministrazione Comunale aveva annunciato la scelta

di rendere più efficiente  il servizio di trasporto scolastico operando tagli su alcune corse e sopprimendo alcune fermate.

La contraddizione in termini era talmente evidente che le reali motivazioni sono venute subito a galla facendo emergere una tale approssimazione degli amministratori che, se si considerano la rilevanza sociale e l’utenza di questo servizio, non è francamente tollerabile. Negare questo servizio ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie, che peraltro contribuiscono di tasca loro all’espletamento dello stesso, per mancanza di personale denota una noncuranza che si è riscontrata spesso in questi due anni  quando si è trattato di operare scelte drastiche che hanno riguardato le politiche sociali dell’Ente e le fasce più deboli della popolazione.

A cosa sia servito l’intervento, a detta del Sindaco rivoluzionario, di riorganizzazione della pianta organica del Comune è più che lecito domandarselo davanti a queste situazioni. Ma non basta, la stessa Amministrazione si era fatta carico di individuare una soluzione alternativa attraverso l’adeguamento del servizio urbano della STP da concordare, evidentemente, con l’azienda stessa. Dalle notizie che risultano agli scriventi, avendo interpellato direttamente i dirigenti della STP, non è in corso nessuna iniziativa da parte del Comune e la ricerca di una soluzione sarebbe alquanto complicata sia per le caratteristiche dei mezzi che per l’assenza di accompagnatori, la cui presenza le Amministrazioni sono tenute a garantire (sentenza della Corte di cassazione n. 23465 del 19 novembre 2010).

Ma non è finita qui. Sempre a proposito degli accompagnatori, il Comune di Mesagne si era dotato, con apposito bando, degli “anziani di pubblica utilità” ai quali riconosceva un contributo minimo a fronte  dell’espletamento di un servizio dall’indiscutibile valore sociale sia per gli anziani che per i bambini. Sembrerebbe, da quanto ci è dato  sapere, che l’Amministrazione intenda privarsi di queste figure e destinare allo stesso servizio i vincitori di borse lavoro. Anzitutto va evidenziato che gli “anziani di pubblica utilità” sono stati selezionati sulla base di determinate caratteristiche adatte al servizio che svolgono a contatto con i bambini; non è detto che le stesse caratteristiche possano riscontrarsi tra i destinatari di borse lavoro che a loro volta sono selezionati sulla base di dati reddituali. Non si otterrebbe alcun risparmio, anzi, se per sopperire all’assenza dei suddetti accompagnatori si aumenteranno le borse lavoro, quasi certamente si andrà incontro ad un aggravio dei costi. Le borse lavoro hanno ragion d’essere se, oltre al momentaneo sollievo economico, accompagnano soggetti che vivono in condizioni di povertà assoluta verso l’integrazione nel mondo del lavoro.

Siamo convinti che impiegarli come accompagnatori negli scuolabus per due ore al giorno non sia funzionale a questo obiettivo. Ampliare la platea delle borse lavoro in questo modo, al solo fine di distribuirne di più e senza risolvere alla radice i problemi di chi vive nell’indigenza è un atto deprecabile che può rispondere solo a logiche di consenso. A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico solo una totale mancanza di sensibilità verso queste problematiche può guidare un’Amministrazione Comunale a compiere determinate scelte.

Partito Democratico Mesagne.

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