Le nuove tariffe Tari. Il comunicato stampa dell'Amministrazione comunale.

L’Amministrazione comunale ha ridotto l’addizionale Irpef dallo 0,65% allo 0,60%, mantenendo, al contempo, l’esenzione reddituale di € 10.000,00. Siffatto abbattimento porterà nelle casse comunali minori entrate che saranno compensate con le maggiori entrate derivanti dalla lotta all’evasione e dalla riduzione della spesa corrente.

Per quanto concerne la Tari, sono state determinate le relative Tariffe il cui gettito, come noto, è destinato alla copertura dei costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Le Tariffe si suddividono in utenze domestiche e non domestiche, a loro volta sono composte da una quota fissa e da una quota variabile.

Per le utenze domestiche, la tariffa è parametrata al numero degli occupanti ed alla superficie, così come previsto dalla legge la quale stabilisce che più sono gli occupanti maggiore è la propensione a produrre rifiuti; mentre per quelle non domestiche oltre alla superficie rileva la tipologia di attività svolta, la cui potenzialità a produrre rifiuti è stata valutata astrattamente dal legislatore mediante la previsione di determinati coefficienti.

 

Giova mettere in evidenza che la Tari, per come strutturata, porta inevitabilmente ad un maggior prelievo rispetto alla Tarsu, pertanto, il passaggio dalla vecchia Tarsu alla Tari, determina inevitabilmente, per alcune attività, un effetto moltiplicativo del prelievo, anche molto sostenuto. L’Amministrazione comunale, al fine di scongiurare i paventati forti aumenti per alcune categorie di attività, ha notevolmente ridotto i coefficienti previsti dalla legge ed ha proceduto ad una più equa rimodulazione del piano tariffario.

Ed invero, per alcune attività (quali ad esempio: artigianali, ristoranti, bar, ortofrutta, negozi, ecc.) il legislatore ha previsto dei coefficienti molto alti perché dallo stesso considerate potenzialmente produttive di maggiori rifiuti urbani ed assimilati, con conseguente aumento del prelievo fiscale che poteva raggiungere il 100% con punte fino al 500% ed oltre. La variazione degli indici di produttività da parte dell’Amministrazione ed una più equa rimodulazione tariffaria, hanno reso possibile un forte contenimento degli aumenti per queste attività maggiormente presenti nel territorio mesagnese, tant’è che il massimo aumento previsto non è andato oltre il 30% circa.

Anche per le utenze domestiche, grazie ad una più equa redistribuzione del carico tariffario, non si sono avuti gli aumenti che si temevano inizialmente; infatti, le famiglie ed i pensionati fino a tre occupanti, pagheranno sostanzialmente quanto pagavano con la Tarsu.

L’Assessore ai tributi, Avv. Carlo Caforio, chiarisce che “la Tari, per come strutturata e per come concepita dal legislatore, genera inevitabilmente un aumento del prelievo fiscale che per alcune categorie di attività sarebbe stato abbastanza sostenuto in mancanza di un attento e scrupoloso lavoro di rimodulazione del piano tariffario posto in essere dall’amministrazione comunale.

E’ proprio il passaggio dalla Tarsu alla Tari che dà luogo necessariamente ad un aumento del prelievo tributario, i cui rincari, però, sono stati scongiurati ovvero estremamente contenuti grazie al fatto che l’Amministrazione comunale ha non solo ridotto fortemente i coefficienti previsti dalla legge, ma ha adottato una più equa rimodulazione dell’impalcatura tariffaria.

Tengo, altresì, a precisare che laddove il Comune avesse per lo scorso anno adottato la Tares, in luogo della Tarsu, come avvenuto nella maggior parte dei Comuni, il raffronto con la Tari sarebbe stato molto meno impari perché già di per sé la Tares avrebbe generato aumenti rispetto alla Tarsu.”

Il Sindaco Franco Scoditti si ritiene soddisfatto del lavoro svolto dall’Assessore Avv. Caforio, con la preziosa collaborazione dell’Ufficio Tributi, anche in considerazione della riduzione dell’addizionale Irpef, non mancando, altresì, di evidenziare alcune modifiche al regolamento della Tari, resesi necessarie per andare incontro alle esigenze dei contribuenti.            

 

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