Pptr: l'Amministrazione dimentica di ringraziare Matarrelli.

L'amministrazione comunale di Mesagne annuncia «importanti novità per il Piano paesaggistico territoriale della regione Puglia» ma dimentica di ringraziare Toni Matarrelli, il parlamentare locale che ha seguito gli snodi del problema e sollecitato direttamente, presso l'assessorato regionale all'Urbanistica, la risoluzione di una questione che stava danneggiando un significativo settore dell'economia.

Appena giovedì la delibera di Giunta Regionale che approvava l’elenco dei corsi d’acqua irrilevanti ai fini paesaggistici, tra i quali il Canale Capece.

Secondo il Piano Paesaggistico tale Canale era individuato come Fosso Canale, prevendendo quindi una cosiddetta fascia di rispetto di 150 metri dalle sponde soggetta ad inedificabilità assoluta, mentre secondo il Piano Regolatore Generale quelle aree (quali ad esempio parte della zona Seta ed altre in zona Grutti) risultavano edificabili.

Trionfante il primo cittadino Franco Scoditti: «Abbiamo finalmente raggiunto un importantissimo risultato: i numerosi cantieri che erano stati bloccati a causa dei vincoli del Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia potranno essere riaperti».

Soddisfatta l'assessore all'Urbanistica Rosanna Saracino: «Abbiamo ritenuto opportuno percorrere ogni possibile strada per tutelare i diritti reali maturati da tantissimi cittadini».

Molto del merito è da ascrivere al responsabile dell'Ufficio Urbanistica ing. Claudio Perrucci, il quale non solo ha presentato le normali osservazioni al piano, ma ha anche prodotto una specifica relazione tecnica attraverso la quale, d’intesa con la Regione, è riuscito a dimostrare come ampie zone del canale non avevano alcuna rilevanza paesaggistica, addivenendo così ad una eliminazione del vincolo imposto.

«Non mi interessa polemizzare con Scoditti, sindaco ormai in scadenza di mandato. Guardiamo al futuro e, soprattutto, a questo risultato, ottenuto con il concorso di coloro che ancora credono in questa città», chiosa Toni Matarrelli evitando di commentare lo sgarbo istituzionale dell'amministrazione comunale. «A me importa che finalmente si sia sbloccata una questione che interessava privati cittadini, tecnici ed imprese altrimenti paralizzati dall'impossibilità di costruire».

Giuseppe Florio

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