Carissimi rappresentanti del Movimento “Progettiamo Mesagne”,

mi ritrovo a scrivervi ancora una volta sul tema dei finanziamenti a favore del territorio. Argomento cruciale sul piano del miglioramento complessivo della vivibilità cittadina. Questione seria che dovremmo tutti quanti depurare da polemiche e contrapposizioni. Il risultato finale dovrebbe essere l’unico obiettivo. Per questo motivo lascio da parte qualsiasi voglia di controbattere ai toni dell’ultima vostra comunicazione per far posto ai dati tecnici e alle indicazioni temporali che sono l’esclusiva chiave di lettura per interpretare quella che viene definita “l’ennesima occasione persa”. Peraltro mi preme sottolineare che ho atteso qualche giorno prima di dare alla stampa la presente nota, perché in data 20 maggio un cittadino ha posto alcune domande sull’argomento al consigliere Magrì, sempre attraverso i giornali online. Mi sembrava opportuno attendere e lasciare spazio ad eventuali e ulteriori risposte.

L’avviso pubblico al quale vi riferite, quello del 22/04/2011 riguardava una seconda fase dei Fondi FESR.

La prima fase del procedimento è quella relativa alla deliberazione regionale 165 del 17/02/2009, a seguito della quale i Comuni si organizzarono singolarmente e in forma associata per presentare progetti in ordine al programma pluriennale 2007/2010 Asse VII.

Da qui i comuni di San Pancrazio, Oria, Latiano, Erchie, Torre Santa Susanna, San Donaci, Cellino San Marco, San Pietro Vernotico e Torchiarolo, attraverso l’Area Vasta, si associarono per presentare la proposta denominata “Mosaico delle Terre e degli Ulivi e dei Vigneti”. Ciascuno di questi territori approvò i relativi progetti con deliberazione dei rispettivi Consigli Comunali nel periodo dal 04/02/2010 al 10/02/2010.

Lo stesso Comune di Canosa insieme ad altri Comuni del territorio circostante approvò il documento progettuale con deliberazione consiliare in data 11/02/2010.

Mesagne presentò l’intervento per la rigenerazione urbana (con numerose e diverse schede progettuali) in virtù di una deliberazione di Consiglio Comunale datata addirittura 14/11/2008.

A dimostrazione di quanto sostengo basta consultare la determinazione n. 151 del dirigente regionale Servizio Assetto del Territorio del 2/07/2010, attraverso la quale, dopo l’analisi e la valutazione della Regione in merito ai vari progetti, la proposta dei Comuni della fascia Sud della provincia brindisina fu ammessa ad accedere alla seconda fase del procedimento. L’ammissione a finanziamento è datata 27/10/2010. Stesso discorso vale anche per Canosa. Peraltro nella citata determinazione n. 151 viene chiaramente esplicitato che “il Piano Pluriennale di Attuazione stabilisce che all’interno delle azioni 7.1.1 e 7.2.1 sono contenuti gli interventi proposti dalle Aree Vaste per una dotazione finanziaria di euro 50.000.000 secondo quanto stabilito con D.G.R. n 917 del 26 maggio 2009 a valere sull’Asse VII”.

Detto questo non c’è correlazione tra la posizione mesagnese e il fatto che nel 2009 tra i Comuni citati ci sia stata l’associazione concretizzatasi nei primi mesi del 2010.

Il bando del 2011 è solo una fase successiva. Al bando pubblico della Giunta Regionale del 2011 Mesagne ha partecipato con la progettazione di rigenerazione urbana guadagnandosi l’ammissione a finanziamento.

Si tratta di scadenze temporali che ricostruiscono i fatti nella loro oggettività. Nella specifico, al di là dei meccanismi di ripartizione dei fondi strutturali, da una semplice lettura dei bandi si evince come ciascun Comune potesse presentare una sola candidatura singolarmente o in raggruppamento.

Per ciò che mi riguarda sono assolutamente disponibile ad analizzare tutta la documentazione in mio possesso insieme al movimento “Progettiamo Mesagne” in modo da interpretare in maniera univoca le carte e per eliminare definitivamente una polemica che, a mio personale avviso, non ha alcun motivo di esistere. Se dobbiamo, insieme, recuperare la verità dei fatti, gli atti sono a disposizione di tutti.

Il Sindaco

Franco Scoditti

 

 

 

 

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