Comune: un comunicato stapa sulle decisioni relative alle tasse.

I comuni italiani sono stati chiamati dal Governo nazionale a redigere un regolamento per l’Imposta Unica Comunale (IUC), lasciando agli enti locali pochi margini di scelta se non per: fissare le aliquote (da 1xmille a 2,50x mille), stabilire le rate (unica rata 16 dicembre o due rate 16 giugno), determinare eventuali detrazioni (finanziate gravando fino allo 0.80x mille di aumento sull’imposta).

Per il resto non esisteva ovviamente, come purtroppo si è voluto far credere, la possibilità di esentare i cittadini dal pagamento di queste imposte e la tempestività del Comune di Mesagne ad approntare il regolamento nei termini voluti dalla Legge ha il merito di consentire ai cittadini di avere in anticipo certezza delle aliquote e possibilità di rateizzare anziché pagare in un’unica soluzione.

 

Sono soddisfatto del risultato raggiunto – ha affermato l’assessore ai Tributi l’avv. Carlo Caforio - perché non era facile redigere il regolamento IUC in un arco temporale così breve e con una normativa nazionale farraginosa, in continua evoluzione e di non facile interpretazione”.
In attuazione del federalismo fiscale, come noto, il legislatore ha istituito l’imposta unica comunale (IUC) che non esiste come tributo autonomo ma rappresenta una sorta di “cappello” all’interno del quale si collocano i tre distinti tributi in cui essa si articola, e cioè l’IMU che rappresenta la componente patrimoniale del prelievo, mentre la TASI e la TARI rappresentano la componente servizi.

Ed invero, l’IMU è dovuta dal possessore “qualificato” (proprietario o titolare di diritti reali di godimento) dell’immobile e/o dell’area edificabile, con esclusione dell’abitazione principale e relative pertinenze, ad eccezione di quelle definite di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9).

La TASI, destinata al finanziamento dei servizi indivisibili, vede come suo presupposto il possesso o la detenzione, a qualsiasi titolo, di immobili, comprese le abitazioni principali, ed aree edificabili, sicché essa è dovuta sia dal possessore “qualificato” che dal detentore.

La TARI, destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, vede il suo presupposto nel possesso “qualificato” o detenzione, a qualsiasi titolo, di immobili e di aree scoperte a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani.

Il Consiglio comunale di Mesagne, su proposta dell’Amministrazione ha stabilito le aliquote per IMU e Tasi, riservandosi ulteriore tempo a disposizione per la Tari. “Siamo riusciti a ridurre la pressione fiscale – ha proseguito l’assessore Caforio – portando l’IMU sugli altri immobili (seconde abitazioni, negozi, capannoni, ecc.) dal 10 per mille al 7,90 per mille”.

A tal proposito va ricordato che lo Stato si riserva ancora, per questo si dice federalismo “zoppo”, il 7,60 per mille per i capannoni categoria catastale “D”. Un mancato gettito per i Comuni pesantissimo che incide gravemente sulla determinazione delle aliquote. “E nonostante ciò – dice sempre l’avv. Caforio” – siamo riusciti a scendere le aliquote fino quasi al tetto minimo fissato dallo Stato che è il 7.60xmille”.
Per quanto concerne la TASI prima abitazione è stata fissata l’aliquota del 2,10 per mille, senza ricorrere all’aumento dello 0,8 per mille; ciò in media porterà una riduzione del prelievo tributario rispetto a quanto corrisposto con l’IMU. Mentre l’aliquota TASI sugli altri immobili è stata fissata nella misura dell’1,40 per mille. L’occupante l’immobile, diverso dal proprietario o dal titolare del diritto reale di godimento, sarà tenuto al versamento della TASI nella misura del 15 per cento, mentre il restante 85 per cento rimarrà a carico del possessore “qualificato”.
Ho avuto modo di manifestare tutta la mia soddisfazione – ha dichiarato il Sindaco Scoditti – nel aver abbassato la pressione fiscale sui cittadini relativamente all’IMU e alla Tasi, mantenendo quindi l’impegno preso con la città. Diverso sarà il discorso sulla Tari (vecchia tassa sui rifiuti) perché il legislatore nazionale ha completamente modificato la modalità di calcolo e quindi verranno fuori importi non paragonabili col passato”.

Anche quest’anno sul sito istituzionale del comune di Mesagne www.comune.mesagne.br.it è disponibile un programma a disposizione del contribuente per calcolare  in autonomia la Tasi e l’Imu.

 

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