Difficili i rapporti amministrativi. Si vota in autunno?

Mesagne castellloNon sembra periodo feriale, così come in campo nazionale, quello che si vive in politica, a Mesagne, e le dinamiche degli ultimi mesi, ma soprattutto delle ultime settimane mostrano in termini amministrativi una serrata dialettica tra le forze di sinistra.

Non si tratta più di questo o quello l’argomento su cui non si converge ma basta un nonnulla e la polemica divampa. Di fatto, in molti hanno già annusato aria di forte crisi ed addirittura di elezioni anticipate nel prossimo autunno. Da una parte il Sindaco Scoditti ritiene che una qualsiasi verifica ed ancor di più una crisi non sia opportuna, al momento, in considerazione del fatto che già si intravedono i primi risultati ottenuti con l’attività svolta come il completamento dei lavori in Piazza commestibili e la riqualificazione della villa comunale, dall’altra parte il Sel preoccupato della eventuale crisi nazionale con la possibilità di varare la legge elettorale entro il 15 settembre ed andare alle elezioni politiche l’ultima settimana di novembre. Se così fosse ci sarebbe il rischio di Tony Matarrelli di non poter individuare una programmazione politica sulla base di certezze. Ed a questo punto la crisi amministrativa con la proposizione di un Sindaco Sel sarebbe un punto di riferimento per la compagine di sinistra. In questa maniera si aprirebbe la possibilità di una votazione congiunta per le amministrative e le politiche o quanto meno una votazione amministrativa che, secondo le previsioni potrebbe essere una ipotetica piattaforma per le prossime politiche e soprattutto per il deputato uscente.

A parlare con i diretti interessati si avrebbero solo risposte interlocutorie del tipo “tutto è rinviato per dopo le ferie”, ma sotto gli ombrelloni c’è chi lavora per un futuro prossimo che possa essere quanto più possibile di gradimento.

All’interno del Pd non si respira atmosfera di serenità. Tolti di mezzo dall’elettorato “i generali”, i vetero-comunisti che erano rimasti non hanno dimostrato di essere in grado di raccoglierne l’eredità. Per dirla in breve “i colonnelli” non riescono neanche nei momenti di crisi a trovare soluzioni per proporre “assessori” che possano far intravedere novità o aria di un diverso modo di vivere la politica locale. E le ultime vicende con nomine che navigano tra conflitti di interesse e ripristino di vecchie figure ne è una prova più che evidente. Qualcuno ipotizza serie difficoltà per amministrative prossime per proporre candidati sindaco (ove Scoditti dovesse rinunciare) ed addirittura candidati nelle liste. Inoltre la posizione del Pd a proposito del Congresso Nazionale non è abbastanza chiara nella sezione di Via Roma e pochi riescono a capire quale sia la potenziale forza dei “renziani” che nelle scorse elezioni sono stati numerosi nelle primarie del partito e totalmente assenti nelle votazioni politiche. E non viene escluso l’attacco alla diligenza dei trasformisti che nell’ultimo tratto politico mostreranno elementi di trasformismo profondo lasciando le sponde dell’“amato baffo salentino”.

Ed a destra sono solamente in attesa ringalluzziti dal successo elettorale nelle elezioni politiche ottenuto senza grosso dispendio di energie e con un candidato “civetta” messo al 41° posto della Camera dei deputati, Sabrina Didonfrancesco, da quel che appare potenziale prossima candidata Sindaco.

Tutto da vedere alla ripresa nella settimana dopo Ferragosto, ma soprattutto tutto da seguire nella sinistra mesagnese, al momento non compatta ed in forte difficoltà nei rapporti tra le formazioni che sono a sostegno della maggioranza amministrativa.

[Pi.gi]

 

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