Firmate le dimissioni dalla massima Assise. I nomi ed il documento politico inviato al Prefetto.

Consiglieri comunali, Assessori, delegati esterni hanno sottofirmato dinnanzi al notaio Francesco Di Gregorio le dimissioni

dalla massima Assise comunale determinando in questo modo la venuta di un Commissario per reggere le sorti amministrative.

Hanno firmato le dimissioni:

- i consiglieri della maggioranza Alessandro Cesaria, Toni Esperte, Toni Matarrelli, Antonello Mingenti, Giuseppe Semeraro, Gino Vizzino, Elvira Zurlo.

- due consiglieri dell’opposizione, del raggruppamento “Io ci credo”, Francesco Mingolla e Alessandro Pastore.

-dagli assessori Marco Calò, Roberto D’Ancona, Maria Teresa Saracino, Annamaria Scalera, Omar Ture

-dai delegati esterni Vincenzo Carella, Maurizio Piro.

Di seguito il documento sottofirmato:

Il manifesto politico-programmatico attraverso cui il nostro candidato Sindaco aveva dapprima allestito una coalizione civica e, poi, vinto le elezioni aveva il segno esplicito di una apertura alla città, di un coinvolgimento ad ogni livello delle forze sane nell’amministrazione della cosa pubblica e di una  coesione proficua con i soggetti componenti la maggioranza.

Col passare dei mesi il primo cittadino ha manifestato un atteggiamento, diventato strutturale, di diffidenza verso le forze politiche che ne avevano consentito l’elezione, verso i consiglieri comunali che ne supportavano l’azione amministrativa e verso la città.

Negli ultimi tempi, le criticità emerse nei dibattiti politici con la maggioranza non sono state mai affrontate dal Sindaco con spirito costruttivo bensì con un ulteriore atteggiamento di chiusura verso il confronto e la volontà di sintesi. Nemmeno l’esperienza politica della giunta, espressione esclusiva della maggioranza nominata ad Aprile, nonché l’ottimo lavoro svolto dagli assessori stessi è bastato a redimere le difficoltà di comunicazione tra il Sindaco e la maggioranza.

Tutto ciò ha portato al venire meno delle ragioni dello stare insieme. Come ovvia conseguenza, ci si sarebbe aspettati che il sindaco preso atto delle numerose criticità sollevategli e dell’assenza di dialogo con la propria maggioranza avesse rassegnato le dimissioni. Così non è stato. Ne prende atto allora la maggioranza, nulla avendo contro la persona del primo cittadino ma nell’interesse esclusivo della città e ben oltre le trascurabili speculazioni di qualcuno.

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