Finalmente sgomberata la Misericordia e tutti gli occupanti utilmente ricollocati

Finisce dunque una gestione improvvida della Misericordia che si è protratta per oltre un decennio

e che ha portato al degrado un importante struttura di pregio architettonico della nostra città già ristrutturata con i fondi pubblici del Giubileo.

La Misericordia veniva utilizzata per dare risposta temporanea a situazioni di emergenza abitativa per famiglie o singoli soggetti "senza tetto".

Quasi sempre però il domicilio di emergenza si trasformava in residenza stabile e abusiva cui spesso si associavano condizioni di grave precarietà igienico sanitaria, rischi per l'incolumità personale, degrado e promiscuità sociale in un sistema di residenza auto-mal gestita senza controllo e senza responsabilità.

Oggi finalmente il centro è stato liberato dagli occupanti, dalle masserizie e da tutti gli ingombri ed i rifiuti abbandonati. Fra qualche giorno gli ambienti saranno igieninizzati, ritintegggiati e consegnati in via provvisoria e temporanea alla " rete comunale della solidarietà " ( Caritas, Auser, Vincenziane) per la distribuzione volontaria di alimenti, vivande e servizi di sostegno sociale ai nostri cittadini indigenti.

Questo nelle more di destinare la struttura ad una funzione stabile che potrebbe esser quella di ostello della gioventù (su cui gli uffici stanno lavorando).

Circa la collocazione degli occupanti la situazione sinteticamente è questa: i nuclei interessati all’accompagnamento abitativo sono stati 3 per un totale di 13 persone di cui 7 minori.

I soggetti singoli coinvolti sono stati 5, di questi uno è stato inserito in una struttura sanitaria con retta a carico della ASL a causa di problematiche psico-fisiche di cui è affetto.

Per tutti i soggetti sono stati individuati dal Servizio Sociale Comunale civili abitazioni, adeguate per la realizzazione di progetti abitativi conformi alle caratteristiche del nucleo familiare.

L' Amministrazione ha previsto l’impegno al pagamento del canone di locazione per un anno.

Solo per un nucleo con all’interno due minori è stato previsto il pagamento del fitto per due anni considerando la grave condizione di fragilità di tutti i componenti del nucleo stesso e soprattutto dei minori.

"Ritengo che riconsegnare alla comunità o ai legittimi proprietari immobili illegalmente occupati sia un dovere civile oltre che un obbligo normativo, ma prima bisogna assicurarsi che chi viene sloggiato non sia sbattuto in mezzo alla strada ma sia aiutato a ricollocarsi. Raggiungere questo risultato non è stato facile per questo voglio ringraziare gli uffici Patrimonio e Servizi Sociali, gli assessori Saracino e D'Ancona e tutti quelli che si sono adoperati per raggiungere un obiettivo di civiltà"

Il sindaco

Pompeo Molfetta

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