Tanzarella, Presidente della Provincia, oltre agli auguri chiede interventi più serrati e mirati

In merito alla riconferma del dott. Giuseppe Pasqualone quale Direttore generale dell’ASL di Brindisi, il Presidente della Provincia, Domenico Tanzarella, intende formulare al Direttore generale i migliori auguri di buon lavoro,

auspicando tuttavia anche interventi più serrati e mirati sul piano delle carenze strutturali degli ospedali nel contesto del territorio provinciale. “Colgo questa occasione per formulare al dott. Pasqualone – ha detto Tanzarella - i migliori auguri per la prosecuzione del suo lavoro all’interno dell’ASL di Brindisi, con la speranza che il direttore stesso ponga al servizio della comunità brindisina tutte le sue energie, le sue capacità, la sua professionalità per risolvere i gravissimi problemi che riguardano il settore della sanità e quello ospedaliero in particolare. Egli si è impegnato molto nel corso di questi anni in situazioni difficili, che hanno visto purtroppo, come sostengo da tanto tempo, la Provincia di Brindisi molto spesso pretermessa rispetto ad esigenze oggettive, per quanto riguarda soprattutto il rapporto tra il numero dei posti letto e gli abitanti, al punto che il nostro territorio è rappresentato come una sorta di ‘Cenerentola’, e riguardo a revisione di strutture e servizi non accompagnati allo stesso tempo da soluzioni idonee e alternative per sopperire a tali carenze. Il tutto frutto di scelte strategiche anche fatte in passato con le quali il dott. Pasqualone ha dovuto fare i conti nell’approcciarsi a questo delicato compito istituzionale”.

Il presidente Tanzarella, attento da tempo alle problematiche strutturali dei nosocomi brindisini, analizza più nello specifico le varie problematiche, augurandosi che, attraverso la perspicace opera del dott. Pasqualone, le stesse possano trovare soluzione immediata, sempre per venire incontro alle esigenze della comunità locale. “Io mi auguro che il direttore – ha detto ancora Tanzarella - possa imprimere, con la sua attenzione specifica e con la sua sensibilità, velocità al completamento di quelle opere che sono in corso da tempi biblici, soprattutto per porre rimedio a quel deficit che c’è, in particolare, nella zona nord della provincia, in attesa, tra l’altro, della costruzione della nuova struttura ospedaliera di Monopoli e Fasano. Anche perché la zona nord presenta, a mio avviso, un deficit strutturale sul piano dell’emergenza-urgenza, presentando importanti lacune su questo servizio. Così come in altri settori in difficoltà come i Pronto Soccorso ed altro ancora. Non solo. E’ preoccupante, tra l’altro, vedere che ci lavori strutturali, realizzati con finanziamenti pubblici tradotti già da anni sul territorio, che non trovano rapida conclusione. Mi riferisco alla nuova ala nell’Ospedale di Ostuni, i cui lavori procedono da oltre 10 anni. Mi auguro che il dott. Pasqualone, forte di questa riconferma, possa con impegno e costanza, porre rimedio nel più breve tempo possibile a questo esempio non virtuoso di utilizzo di risorse pubbliche. Altrimenti, prima o poi si finirà su trasmissioni tipo ‘Striscia la notizia’, specializzate in far capire come non si debba sperperare denaro pubblico. Questo tipo di intervento strutturale consentirebbe anche di porre rimedio al problema del vecchio Pronto Soccorso di Ostuui, i cui luoghi dovrebbero ospitare il Laboratorio di Analisi, per poi liberare gli spazi per una migliore sistemazione del Reparto di Pneumologia, uno di quelli che ad Ostuni funziona meglio, insieme a quello di Medicina. E mi auguro che altri settori possano dare un contenuto appropriato al concetto di Ospedale di Base rinforzato, affinché questa struttura sopravviva e abbia una ragione di esistenza compiuta all’interno di un quadro strategico provinciale. La speranza è che il Direttore dell’ASL, dott. Pasqualone, così come ha dimostrato di essere bravo nel dare attuazione al piano ospedaliero in riferimento ai tagli, alla stessa maniera possa risolvere le problematiche legate ai deficit strutturali dei vari ospedali nel nostro contesto provinciale”.

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