Legambiente sui lavori di restauro e riqualificazione del Castello Alfonsino

E’ in via di definizione l’affidamento dei lavori in oggetto da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Turismo (MIBAT) attraverso il Segretariato regionale e la Soprintendenza per il Salento.

 

Si avvia dunque a conclusione l’iter amministrativo che consentità di utilizzare lo stanziamento di 5 milioni di euro rivenienti dai fondi PON cultura per gli indispensabili ed irrinviabili interventi di messa in sicurezza, ripristino dello stato dei luoghi dopo le continue devastazioni vandaliche, di manutenzione straordinaria e conservativa e di riqualificazione anche di ambienti naturali esterni al Castello ed all’Opera a Corno.

Il lungo ed intenso impegno delle Associazioni che hanno dato vita ad “Amare Forte A mare” ha contribuito a produrre un primo importante risultato recuperando finanziamenti del PON cultura che sembravano indisponibili, ma questo dev’esser soltanto un primo passo a cui è necessario che faccia seguito l’impegno promesso dal MIBACT e dall’intero Governo per lo stanziamento di ulteriori 20 milioni di euro circa atti a garantire la piena fruizione di un così importante bene storico architettonico e paesaggistico.

A tale finanziamento potrà contribuire la Regione Puglia se si darà seguito all’impegno, pubblicamente assunto dall’Assessore Loredana Capone, di accedere a fondi rivenienti dai POR o da altre forme di finanziamento destinate alla nostra regione .

Le Associazioni hanno ampiamente documentato in un proprio rendering un’idea progettuale che include anche l’area dell’isola di Sant’Andrea occupata da dimesse palazzine militari, dalla Batteria Pisacane, dalla macchia mediterranea e da quella potenziale “arena naturale” a ridosso della diga di Punta Riso. Innanzitutto però va riconfermata la piena disponibilità, fatta presente recentemente alla segretaria regionale del MIBACT Dr.ssa Eugenia Vantaggiato, a garantire una presenza stabile di associazioni ed organizzazioni facenti parte di Amare Forte A mare (da quelle culturali ed ambientaliste alla Lega Navale) nel percorso realizzativo e gestionale delle opere da avviare.

Oggi però è fondamentale portare avanti il dialogo tra il MIBACT, l’Agenzia per il Demanio, la Regione Puglia ed il Comune di Brindisi (soggetto ineludibile nel programmare la titolarità e la gestione finali dell’Isola di Sant’Andrea) per concordare soluzione, culturalmente, turisticamente, ma anche economicamente più sostenibile per il futuro dell’intera isola di Sant’Andrea.

Legambiente Brindisi

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