Pd: nuovo servizio scuolabus. Il coniglio Esperte esce dal cilindro di Molfetta.

Ma purtroppo non siamo al circo.

L'amministrazione comunale annuncia strombazzante che il servizio comunale scuolabus sarà efficentato.

Come, viene da chiedersi: aumentando le fermate, implementando i percorsi, rinnovando gli automezzi?

No di certo.

L'amministrazione Molfetta taglierà le corse e ridurrà le soste, lasciando inalterati i costi a fronte di servizi ridotti per i ragazzi e per le famiglie .

Come se non bastasse, l 'amministrazione Molfetta per compiere questa sorta di miracolo al ribasso si è avvalsa della "competenza in materia di trasporti "del consigliere comunale Esperte, precisando che il servizio di trasporto in questione non verrà esternalizzato ma verrà svolto con personale in carico al Comune.

Allo stato non si capisce come un servizio così importante per assicurare il diritto allo studio a studenti impossibilitati a raggiungere i plessi scolastici possa essere migliorato attraverso la sua radicale riduzione, così come appare incomprensibile come il consigliere comunale Esperte , ex dipendente della STP di Brindisi, licenziato dalla Società di trasporto pubblico e al momento rinviato a giudizio per diffamazione aggravata a mezzo stampa, violenza privata ed estorsione ai danni dei vertici di quell'azienda di trasporti, possa addirittura essere impiegato dal sindaco Molfetta e dell'intera amministrazione comunale come esperto del settore in barba al comune senso del pudore e ad ogni minima esigenza di trasparenza e di legalità.

Che fine ha fatto , si chiedono in molti, Pompeo Molfetta l'ex fustigatore pubblico di malcostumi spesso pretestuosamente montati ad arte? Come mai il Molfetta di qualche anno addietro, autoproclamoatosi politico senza macchia e senza onta per circa un ventennio , non sente l'esigenza di pretendere il rispetto anche di un miserrimo senso del pudore?

Forse l'antico e datato "parolaio" dovrebbe spiegare per bene ai suoi assessori e ai suoi consiglieri, se necessario usando anche l'abusato dialetto, che esistono limiti di buonsenso e di opportunità che precedono il rispetto della legge che un politico, anche il più piccolo e modesto, non dovrebbe poter ignorare.

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