La Banca d’Italia: “Diminuisce ancora il traffico merci nel porto di Brindisi; cresce in quelli di Bari e Taranto”. Bene invece l’aeroporto

BRINDISI – Nel report annuale della Banca d’Italia, nella parte dedicata all’economia pugliese c’è spazio per Brindisi

in relazione all’analisi dei due principali hub infrastrutturali: porto e aeroporto. Nel report si legge: “La ripresa delle attività e dei movimenti di persone ha prodotto effetti positivi anche sui trasporti. Secondo i dati di Assaeroporti nei primi nove mesi dell’anno il traffico di passeggeri degli aeroporti di Bari e Brindisi è cresciuto di circa la metà rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in misura superiore al Mezzogiorno e soprattutto all’Italia, su cui ha inciso negativamente la flessione dei passeggeri internazionali. L’incremento non ha comunque consentito di recuperare i volumi pre-pandemia: il divario negativo rispetto al 2019 è pari al 50 per cento. Il movimento aereo di merci ha invece continuato a risentire del calo dei traffici, in controtendenza rispetto al Mezzogiorno e all’Italia.

In base ai dati delle Autorità portuali regionali nei primi otto mesi dell’anno il traffico di merci nei principali porti pugliesi è cresciuto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per effetto del contributo dei porti di Bari e Taranto; nel porto di Brindisi è invece ancora diminuito (la lettura dell’Autorità portuale, alla luce della ripresa registrata negli ultimi mesi, è differente https://www.loradibrindisi.it/2021/10/soddisfazione-dellautorita-portuale-per-il-trend-dei-traffici/ ). Nello stesso periodo il numero di container movimentati è aumentato per effetto del sensibile recupero dell’attività del porto di Taranto, in presenza di un ulteriore calo di quello di Bari, principale porto regionale per questo segmento. Nei primi otto mesi del 2021 il traffico di passeggeri, sia su traghetti sia nel settore crocieristico, è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2020, favorito dalla ripresa dei movimenti turistici e dall’allentamento delle restrizioni alla mobilità. Il porto di Taranto, in particolare, ha conseguito uno sviluppo dell’attività crocieristica entrando nella programmazione di alcune primarie società del settore che vi hanno portato circa un quarto dei crocieristi in regione”.

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