Conto Consuntivo approvato in consiglio col voto contrario dell’opposizione.

Approvato dal Consiglio comunale di Mesagne il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario del 2020 con 10 voti favorevoli e 5 voti contrari.

Netta la divaricazione sull’importante argomento tra la maggioranza e l’opposizione. Il consigliere delegato Giuseppe Colucci Carluccio nel presentare la relazione ha evidenziato come l’esercizio finanziario dello scorso anno si chiuda con un avanzo di 19.500.000 €, la cui gran parte e cioè 17 milioni di € viene destinata al fondo crediti di dubbia esigibilità per la presenza di residui attivi per tributi non riscossi pari a 29,8 milioni di euro e 9,4 milioni di € per residui passivi. Il consigliere delegato del Sindaco ha riconosciuto che il Comune ha una forte criticità nel riscuotere i propri crediti e per questo motivo sta spostando la riscossione dei tributi comunali dall’Equitalia ad una nuova società esterna sperando in una più efficace azione di recupero. Lo stesso consigliere ha inoltre evidenziato i punti positivi del rendiconto e cioè la diminuzione del debito pro-capite, la diminuzione delle anticipazioni di tesoreria passate da 5,5 milioni a fine 2019 a 2,5 milioni a fine 2020, il recupero dagli altri comuni delle spese relative al piano di zona dei servizi sociali, il risparmio di 500.000 € nella rinegoziazione dei mutui del Comune, l’intensa attività di opere pubbliche riveniente dal Programma Triennale di cui ha fatto l’elenco rivendicandone il merito. Parere diverso e opposto per la minoranza che ha visto l’intervento del consigliere Francesco Rogoli. Non ci sono segnali di inversione di tendenza rispetto al passato che ha visto protagonisti alcuni degli attuali amministratori ha esordito l’esponente del Pd, elencando poi i punti critici del rendiconto di gestione. Allarmante a suo giudizio il dato dei residui attivi per mancate riscossioni, la spesa corrente è aumentata di 3,4 milioni di € a servizi sostanzialmente invariati, a fronte di una diminuzione delle entrate di 1 milione di € che porta a un saldo negativo di 4,4 milioni sul precedente anno, ha rilevato come la spesa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (2 milioni) sia fuori controllo, gli interessi passivi per le anticipazioni di tesoreria sono aumentate di 260.000 €, nonostante siano invece aumentati i trasferimenti dal governo (+1,5 milioni di € sul 2019). Decisamente contestate dal consigliere di opposizione le affermazioni entusiastiche sulla diminuzione delle anticipazioni di tesoreria, considerando l’utilizzo medio dell’anno anziché quello giornaliero il dato risulta peggiorato passando 5,928 milioni del 2019 a 7,098 milioni nel 2020 con un incremento degli interessi passivi da 190.000 a 260.000 €, inoltre sulla rinegoziazione dei mutui Rogoli ha fatto rilevare come la diminuzione degli interessi di quest’anno è dovuto ad un allungamento delle scadenze che si risolverà in una quota maggiore di interessi che sarà pagata dopo, infine sulle opere pubbliche molte delle quali risultano impostate in passato il consigliere ha invitato l’Amministrazione ad un maggiore equilibrio evitando di demonizzare il passato e magnificare il presente. Nella replica il sindaco Toni Matarrelli ha invitato a distinguere i dati di cassa e di competenza, ha giustificato l’aumento della spesa corrente e degli interessi passivi con l’emergenza Covid, ha criticato Equitalia per la scarsa efficacia nell’attività di riscossione dei crediti ed è fiducioso sulla nuova gestione alternativa che sarà avviata, ha dichiarato che la sua Amministrazione è impegnata ad ottenere al più presto l’azzeramento dell’anticipazione di cassa.

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