Sul cartello crivellato di colpi d'arma da fuoco ci sono altre ipotesi!

Ci sono molti problemi in una città come Mesagne, soprattutto ai nostri giorni

con una pandemia che ancora non accenna a far vedere la luce in fondo al tunnel. Nonostante tutto, si trova il  tempo per confrontarsi politicamente su un cartello crivellato di colpi che era presente su Via San Vito da molti decenni.

Nessuno mette in dubbio che la rimozione fosse necessaria e questa esigenza era stata esternata parecchie volte ai Sindaci ed agli amministratori che si sono succeduti nel tempo ma, quello che crea perplessità, è stata la comunicazione del Sindaco con foto e addirittura una opzione del Governatore di Puglia per ottenere l’ambito cimelio, quale testimone di un periodo di storia cupo per la città.

Come si potrà notare il cartello presenta molti buchi, con abbondante ruggine, ed a guardarlo bene non occorre cultura settoriale per stabilire che la larghezza delle perforazioni non sono di pistola, neanche di parabellum ma di vera e propria carabina!

Ecco perché in città sono in molti ad ipotizzare un’altra realtà.  Quel cartello risale alla metà degli anni settanta e qualcuno lo ha già ricordato sui social; per questo motivo si ritiene più probabile che alcuni sconsiderati, ritornando dalle battute di caccia, per divertimento, un tempo, abbiano fatto tiro a segno su quel cartello stradale e su altri rimossi negli anni passati.

La Sacra Corona Unita, come qualsiasi organizzazione criminale, generalmente non ha mai posto in essere azioni inutili tali da attirare, senza alcun motivo, l’attenzione dell’opinione pubblica, ma ha operato sempre nel concreto nell’ambito delle attività criminose. Siamo, in definitiva, in mancanza di certezze ed in presenza di sole congetture con un cartello che certamente non serve come monito perché gli anni di piombo non ritornino.

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