Fase 2, Pellegrino e Vizzino: “Regione attivi tavolo per il commercio. Agevolazioni e stop ai canoni di locazione di due mensilità. Negozianti allo stremo”

“La cosiddetta Fase 2 richiede uno sforzo e un impegno da parte di tutti.

Per questo Comuni, Regione Puglia e proprietari di locali e capannoni commerciali si siedano attorno a un tavolo per annullare e rinegoziare i contratti di affitto, almeno delle ultime due mensilità. Durante le quali affittuari come commercianti, ristoratori, artigiani e acconciatori non hanno potuto incassare un solo euro a causa delle chiusure imposte dall’emergenza coronavirus”.

Italia in Comune alla Regione Puglia, con il presidente Paolo Pellegrino e il consigliere regionale Mauro Vizzino, lancia una proposta a sostegno delle attività commerciali, messe in crisi dal covid-19.

“In attesa di una data definitiva – spiegano i due consiglieri – che stabilisca la riapertura di diverse attività, c’è il rischio che molti commercianti non riescano più a far fronte alle spese da sostenere. Tra burocrazia, sussidi promessi, ingarbugliati accessi al credito e scadenze di tasse locali come la Tari, molti commercianti non saranno in grado di rialzare le serrande, con conseguenze nefaste non solo sui livelli occupazionali ma anche sociali. Vogliamo per caso spegnere definitivamente le strade delle nostre città pugliesi? Vogliamo forse distruggere tutto l’indotto? Assolutamente no”.

“Per questo – aggiungono Pellegrino e Vizzino – occorre che i Comuni diano agevolazioni su Tari, Imu e Tasi e che la Regione Puglia attivi crediti a fondo perduto, esattamente come avviene per il doveroso sostegno con il fondo affitti dell’emergenza casa o per i fondi di cultura e spettacoli dal vivo. Questo tavolo che proponiamo può essere un punto di partenza con il coinvolgimento degli amministratori locali. E come Italia in Comune abbiamo diversi sindaci e consiglieri comunali che possono davvero dare un contributo prezioso e operativo”.

“Il nostro auspicio – sottolinea il presidente Pellegrino – è che tutte le risorse, che la Regione Puglia ha già reperito o che si appresta a incrementare, vadano a sostegno di tutte le fragilità e in ogni ambito di intervento, evitando destinazioni che potrebbero apparire di natura clientelare”.

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