Menenio Agrippa e ..... l'Aventino locale!

A Roma, nel periodo repubblicano, i plebei decisero di dimostrare ai patrizi di non essere una massa di inutili bocche da sfamare come venivano considerati, e guidati da Menenio Agrippa lasciarono la città e si ritirarono su uno dei suoi sette colli, l'Aventino. L'assenza della forza lavorativa costituita dalla plebe fu presto evidente, e i patrizi vennero a più miti consigli. In epoca più recente, con “ritiro sull'Aventino” si indicò la secessione dei parlamentari che si opponevano al fascismo, e che nel 1924, dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti, si astennero dalla vita politica e in particolare dai lavori del Parlamento. (Fonte rete)

Qualche settimana fa, prima delle comunicazioni del Sindaco riguardanti la nomina della nuova Giunta Municipale, su una testata locale è apparsa la notizia dell'iniziativa presa da un consigliere Pd, il quale dopo aver tentato, purtroppo inutilmente, di avere notizie sul bilancio comunale ha scelto di salire sul Monte Aventino così come fecero i plebei romani unitamente a Menenio Agrippa ed a non votare di conseguenza lo strumento economico a base dell'attività amministrativa.

 

Quel consigliere è stato, nel passato, anche Assessore al Bilancio e la sua attività lavorativa la svolge in un settore economico commerciale ed in particolare in una struttura che opera in campo nazionale. E' persona, quindi, che potenzialmente può offrire un apporto tecnico considerevole e forse più di qualsiasi altro consigliere od assessore comunale. Che lo stesso consigliere non abbia mai avuto fiducia e non abbia mai apprezzato la linea politica del Sindaco Scoditti è cosa risaputa e la sua posizione quasi da pasdaran durante la penultima crisi, per intenderci quella che ha interessato la sostituzione dell'Assessore Montanaro è notoria. Nonostante tutto sono in molti a dargli ragione in particolare per le modalità che sono state messe in ordine alla compilazione del bilancio di previsione che poi in definitiva era un bilancio consuntivo. Però alcune cose probabilmente sfuggono al Nostro e soprattutto sfugge una peculiare normativa che prevede sanzioni, emanata a marzo di quest'anno e già operante a far data del 17 ottobre u.s.

Si tratta della c.d. legge sulla trasparenza (d.L. n. 33 del 14.03.2013 pubblicato in data 05.04.2013 ed entrato in vigore il 20.04.2013) che permette a chiunque e, di conseguenza a maggior ragione ai cittadini di conoscere la effettiva realtà delle cose. Questa normativa ancora boicottata dalle Amministrazioni con la scusa che sono in affanno e che non hanno tempo per provvedere, si cerca ove possibile di boicottarla, tra le altre cose, in modo insulso. L'Amministrazione di Mesagne completamente latitante fino a qualche giorno fa ha pubblicato già qualcosa in termini poco leggibili dai non addetti al lavoro. Per avere il polso della situazione e verificare le attività amministrative, invece, devono essere fatte altre pubblicazioni come tutto il continuum dell'Economato per il tramite delle fatture (con data di presentazione e data di pagamento, ossia il cronologico), i contratti di locazione in particolare quelli relativi ed agganciati alle attività commerciali, le forniture fatte tramite la Consip, ma tra le altre cose tutta la documentazione possibile della spesa corrente. Oltre a quanto innanzi sarebbe opportuno oltre che doveroso e richiesto dalla normativa pubblicare pedissequamente quanto vuole la norma sulla trasparenza. Ed a proposito di questo anche ilNostro è latitante perché come consigliere comunale deve pubblicare (ed al momento non lo ha fatto) le notizie che riguardano il suo curriculum vita, il 730 ed il patrimonio immobiliare in suo possesso. Ci sono sanzioni e c'è l'Autorità amministrativa che dovrebbe provvedere in tal senso ed addirittura ha il potere di bloccare i fondi che vengono dati alla stessa Amministrazione comunale.

Ciò detto, è apparso inopportuno un Aventino e per quanto si è verificato era necessario, in via esclusiva, far rispettare le norme in vigore. Nell'antica Roma Menenio con la plebe sull'Aventino rimase per parecchio tempio al punto tale che per poco il risultato rischiava di non essere raggiunto. Per questo gli storici (non quelli ufficiali e di regime) per sottolineare che occorreva non prolungare a lungo l'azione dell'Aventino chiamarono Menenio non più Agrippa ma Menenio A … trippa!!!

La situazione, negli ultimissimi giorni, è cambiata e pare che la Giunta Municipale sia di gradimento per il Nostro consigliere perché il Sindaco Scoditti ha mostrato, finalmente, quel che Montanelli nei suoi articoli definiva gli "attributi". Il rischio, quindi, di diventare in loco A … trippa non c'è più. Nel prossimo Consiglio comunale di giorno 10 gennaio verificheremo il tutto.

Tolleranza zero.

 

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