La crisi amministrativa: ... Bello ballar ...

Bello ballar quando fortuna sona! Era il motto di casa di due sorelle rimaste sole, anzianotte e povere, (in un racconto forse di Massimo Bontempelli) dopo una vita di ostentata ricchezza. Ma con il tempo che corre in Mesagne “Bello ballar …” in un tempo non molto lontano potrebbe diventare il motto di due fratelli (anche se non consanguinei). Una tale immagine è venuta alla mente, in questi ultimi giorni, alla luce degli avvenimenti politici, ma soprattutto di alcuni rimbrotti, di alcuni scambi di vedute “pepate” se non al “vetriolo”, apparsi su social-network, ovviamente tutto in modo molto diplomatico con un savoir fare prettamente politico.

 

Quel che maggiormente  poi disturba in casi del genere è il tentativo del “dileggio”, del dire “noi … noi … noi …” e nel proprio squallore sentirsi o meglio proiettarsi nella carica di capo.

In Municipio a Mesagne è passata molta gente, qualcuno con l’esplicito tentativo di diventare un “personaggio”, sperando addirittura che propri affezionati proponessero qualche strada intestata “a futura memoria”. Il tempo è stato giustiziere. La strada non è stata mai proposta, la memoria ha cancellato brandelli di operatività ed al momento se si volesse analizzare il tutto neanche una “tangenziale” (termine onomatopeico) potrebbe essere a lui dedicata!

Volevo solo ricordare ai “vincitori” ed ai “silurati” di oggi che in politica, in modo fortemente particolare vige la legge del “Karma” in termini molto semplici e non certamente strettamente esoterici. Ed è una legge che, nel tempo uguaglia sconfitte e vittorie. Esempi ne abbiamo anche in eventi nazionali; si può dire che quanto più l’opportunità di determinare la vita gestionale di un paese è alta, tanto maggiore è, a seguire il suo opposto ed a vedere gli ultimi anni si possono segnalare casi piccoli ma anche eclatanti: Bersani, ma ancor di più Fini e prossimo al livellamento anche Berlusconi.

Perché proprio così “bello ballar quando fortuna sona”, ma … con un seguito e nel tempo chi ha assaporato lo splendore delle stelle per legge del Karma deve coniugarsi anche con il fetore delle stalle.

Per Mesagne non so come si svolgerà l’epilogo, come sarà la resa dei conti in Sel ma il prossimo futuro riserva una dinamica del tutto particolare e le elezioni non apparterranno più a “nominati” ma dovranno far emergere i famosi serbatoi di voti che in genere hanno “i grandi elettori”  e le associazioni collaterali. Ed al momento c’è chi può pescare nel feudo mesagnese e magari copiosamente se non entreranno in campo le forze di mediazione tra le varie componenti. Qualcuno lo ha già capito nel “day after” …

Quanto ad un giudizio sulla crisi politica locale non è il caso di perdere tempo e forse sarebbe solo opportuno segnalare uno dei più famosi “Pensieri” di Blaise Pascal che racchiude, a mio sommesso parere, sinteticamente quel che è stata la filosofia dell’ultima crisi politica locale:

“È giusto che si segua ciò che è giusto; è necessario che si segua ciò che è più forte. La giustizia senza la forza è impotente; la forza senza la giustizia è tirannica.

La giustizia senza la forza è contraddetta, perché ci sono sempre dei malvagi; la forza senza la giustizia è messa in accusa. Bisogna dunque unire la giustizia e la forza; e perciò bisogna far sì che ciò che è giusto sia forte e ciò che è forte sia giusto.

La giustizia è soggetta a discussione, la forza è molto riconosciuta e indiscussa. Così non si è potuto dare la forza alla giustizia perché la forza ha contraddetto la giustizia e ha affermato che solo lei era giusta.

E così, non potendo ottenere che ciò che è giusto sia forte, si è fatto sì che ciò che è forte sia giusto”.

Rallegrati Maria, forse sei stata “silurata” e qualcuno se ne rallegra. Aspetta la legge del Karma senza sederti sul fiume per vedere il cadavere del nemico-amico passare, ed un’ultima cosa …

Non ti ho mai votato e siccome hai visioni diverse dalle mie non ti voterò nel prossimo futuro se permangono per te le stesse idee e se decidi di rimanere in politica. Però in casi del genere ritengo opportuno concederti come ai nemici pugnaci e valorosi: “l’onore delle armi”!

Tolleranza zero.

 



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