Nuova Giunta: doveva essere un botto ma il petardo sta scoppiando in mano!

Doveva essere il botto di Capodanno con una conferenza stampa convocata dal Sindaco che annunciava la Giunta Municipale per questa fine consiliatura ma la reazione della città, in particolare quella del web, pare abbia fatto scoppiare il petardo nelle mani di chi lo ha confezionato. Sarebbe sufficiente leggere alcuni messaggi, alcuni tentativi di fare gli auguri per il prossimo anno ed alcune testimonianze “al vetriolo” per avere il senso e la proporzione del delicato momento politico che attraversa il paese e alcune dichiarazioni del mondo giovanile, femminile in particolare e dell'ex Assessore Walter Zezza per avere una assoluta certezza.

Il Sindaco nel suo intervento politico dell'apposita Conferenza stampa ha comunicato ufficialmente i nomi della nuova compagine amministrativa, da noi pubblicati in altro articolo, ed ha cercato di spiegare le motivazioni che lo hanno indotto a fare scelte di campo radicali, estromettendo Maria De Guido e Walter Zezza per far posto a Carlo Caforio, Giorgio La Sala e Gianfranco Castrignanò e di conseguenza coprendo anche il posto lasciato libero dal dimissionario Luigi Vizzino. Scoditti ha fatto intendere che tutte le scelte di fondo sono state fatte da lui e che ha ritenuto opportuno chiedere l'intervento di tecnici estranei alla vita politica nel tentativo di arginare la situazione difficile e precaria che si è incardinata nell'Amministrazione locale, ovviamente per la “crisi nazionale” in corso. Non sono mancate poi le parole di ringraziamento per coloro che ha dovuto sacrificare, parole definite alla fine della conferenza da uno degli astanti che di tradizioni popolari mesagnesi se ne intende: “la solita facci làvata!”.

Ma sono in pochi che hanno creduto a quanto detto. Coloro che seguono la vita amministrativa locale sono ampiamente convinti che tutta la crisi è stata gestita, oltre che procurata con le prime bordate di qualche mese fa (diciamo pure settimane) dall'On. Toni Matarrelli e che le scelte politiche e tecniche sono state condivise e fatte dal duo Scoditti-Matarrelli.

E' una crisi amministrativa ma, diciamocela tutta, siamo nella situazione di un “riposizionamento politico” in vista della incerta prossima primavera che interessa le ipotetiche elezioni politiche, quelle certe europee ed a seguire quelle regionali se Vendola dovesse scegliere di andare a Bruxelles e comunque da fare non oltre la scadenza del 2015.

Ed a Mesagne se lo si dovesse chiedere, nessuno è interessato alle Regionali ma tutti lavorano per avere spazi di operatività. Brindisi, infatti, con l'aria Renziana di rinnovamento dovrebbe congedare Fabiano Amati e Pino Romano e, di conseguenza gli spazi di inserimento per Mesagne sono importanti dopo aver perso Vincenzo Montanaro e proprio Toni Matarrelli trasmigrato in Parlamento.

Franco Scoditti, di certo, ha visto che è impossibile una nuova candidatura a Sindaco e lì dove dovesse essere presentata sarebbe, al momento, fortemente perdente. Ma Scoditti ha alle sue spalle quaranta anni di attività politica ed una ramificazione di amicizie nel sindacato, nella Asl, dove ha ricoperto delicati incarichi che potrebbero essere opportunamente sfruttati (fermo restando eventuali pensionamenti decisi dal Pd di Renzi). E la Regione è terra di conquista! Poi c'è la questione Vizzino che ha lasciato l'Assessorato con una forte bordata nei confronti dell'Amministrazione, giustificando la sua rinunzia con l'impegno sindacale. Sono in pochi a crederlo. L'impegno sindacale continua ma continua pure l'impegno politico atteso che alle sue spalle c'è un patronato locale che ha letteralmente soppiantato quelle che erano le fortune della vecchia CGIL e della CISL. Un occhio alla Regione rimane vigile per Vizzino, solo da valutare le strategie e la vicenda Ferrarese. Per Vizzino da sempre uomo di sinistra in una elezione regionale regionale la questione di una candidatura NCD sarebbe problematica. C'è ancora tempo per valutare il tutto.

E poi viene la questione Sel! Scoditti da parecchio segue Toni Matarrelli e le cosiddette sue “insofferenze” politiche. La scelta di essere parlamentare (e non poteva essere diversamente) lo ha allontanato dalla Regione, ossia dal “quotidiano” politico, dalle “cose” che contano che ti fanno restare a contatto con la gente l'elettorato e che producono voti. La precarietà della legislatura che può chiudersi da un momento all'altro, renderebbe la sua posizione molto fragile per una eventuale ricandidatura non avendo alcun supporto in campo provinciale se non una parte consistente del partito ed una certa “influenza” nell'amministrazione comunale di Mesagne. Fra tutte le cose ad aggravare la situazione si sussurra che il feeling fra il parlamentare mesagnese e Nicki Vendola, in questi ultimi tempi, si vada affievolendo con probabili ed ipotetiche complicazioni nell'immediato futuro. Ovvia, quindi, la richiesta ai propri “compagni” di partito di diversificare l'azione e di renderla più incisiva. Mah! ….. si ci sono i mah! All'interno della Giunta i suoi fidi erano Giancarlo Canuto, un “nominato” (non eletto nelle ultime elezioni amministrative) e Maria De Guido, il primo che doveva solo gestire e controllare l'economia dell'Amministrazione attraverso i Bilanci, la seconda doveva inventarsi strategie e momenti politici idonei a creare momenti di aggregazione ed una buona immagine per Sel. Così non è stato! All'interno della Ragioneria locale dopo tre anni è rimasto solo un ginepraio di numeri che ha prodotto un micidiale aumento di tasse mentre nell'Assessorato Cultura l'aggregazione vi è stata ma non direzionata verso il partito o magari i maggiorenti locali dello stesso Sel.

Vi è un altro particolare che non può essere sottovalutato. Maria De Guido proviene da una formazione politica in grado di fare serrate analisi della situazione ed è convinta, probabilmente lo avrà anche esternato ai dirigenti Sel che se il partito sarà solo il supporto di Vendola, si rischia di fare la fine dei partiti di Di Pietro, Ingroia, Mastella, Casini e la fine che farà Forza Italia non appena si eclisserà Berlusconi. Per Maria che proviene dall'ortodossia marxista occorre avere un entroterra culturale politico, al momento magari metodologico, per lavorare politicamente e per costruire valori fondanti come sussidiarietà, solidarietà, rapporti nel mondo del lavoro molto più agganciati alla realtà e liberarsi di quella cultura che spinge verso il consumismo ed il capitalismo estremo.

La realtà si è dimostrata diversa e nel contesto amministrativo Maria De Guido è stata la calamita di tutti i guai amministrativi e l'obiettivo di tutte le proteste che riguardavano l'Amministrazione Scoditti. La prossima Giunta dovrà inventarsi un personaggio simile. Quanto a Giancarlo Canuto non è il caso neanche di parlarne perché l'incapacità di realizzare per ben quattro volte un bilancio sociale, la violazione sulla legge della Trasparenza, al momento ancora non realizzata, la chiusura dei consuntivi con “avanzi di amministrazione” e la fine ingloriosa dell'ultimo bilancio comunale ricco solo di tasse e balzelli applicati in questi ultimi giorni la dicono lunga. Sul taccuino registriamo anche l'indagine sui passi carrabili richiesta fin dal mese di luglio 2012, ed attuata nei giorni scorsi, la rivisitazione del patrimonio immobiliare, la lotta all'evasione fiscale (accordo fatto con l'ufficio Entrate e senza alcuna notizia di aggiornamento), tutte grane lasciate a Carlo Caforio il quale obtorto collo sarà costretto a rimodulare i parametri amministrativi per avere una larvata possibilità operativa.

Detto questo appare chiaro che le dichiarazioni del Sindaco servono solo a voler coprire una situazione delicata che difficilmente potrà essere recuperata e che si è abbattuta sull'anello debole della Giunta ossia il mondo femminile e quello giovanile. Walter Zezza nel Web ha detto:

IL FUTURO NON E' DI QUESTA CITTA' .... il Sindaco ha appena ufficializzato nella sua conferenza stampa che vuole rilanciare il suo agire amministrativo e ovviamente lo fa eliminando i due assessori più giovani. E' questa secondo voi la scelta giusta x la nostra città ancora una volta martoriata dalla sua innata incapacità di gestione? Bisogna cambiare !

NOI NON CI ARRENDIAMO !!!

Ed il Web è in rivolta ed un consistente numero di messaggi di solidarietà e di apprezzamento sta pervenendo al giovane assessore dimissionato. Si registra anche un accorato appello a Walter Zezza di una testata locale che non penso potrà lenire il rammarico del giovane Assessore.

Probabilmente Tony Matarrelli passata la tempesta si è reso conto che è opportuno ricucire lo strappo locale ed ha scritto su Facebook:

(Io so che ognuno di voi, in questo periodo, anche tra i miei amici più cari, dentro di sè, in fondo al proprio cuore, odia la casta, vorrebbe cancellare il Parlamento, appenderebbe per i piedi i politici. È un momentaccio, mica non lo so. E quindi so che il mio augurio perché il nuovo anno possa essere migliore, più leggero, più sereno, più sicuro, potrebbe comunque innervosirvi. Ma io voglio bene a ciascuno di voi e quindi gli auguri ve li faccio ugualmente. Rischio.)

Auguri, amiche ed amici miei, ce la faremo.

Ma da altra sponda, quella di Maria De Guido si è letto:

Ai convinti, un po' di sano dubbio; a chi se la crede, la giusta dose di umiltà; agli ipocriti, la consapevolezza che il sospetto che lo siano potrebbe essere percepito delle persone che incontrano; agli autocommiserevoli, l'autocritica per non rassegnarsi definitivamente a non far nulla per cambiare. Un nuovo anno, di solito, non rivoluziona la vita ma l'idea di inizio mi è sempre piaciuta. Buon ri-inizio a tutti allora.

Ovviamente messaggi senza nomi, senza riferimento, mentre da qualche parte, anonimamente e con il destinatario a scelta di chi ha letto, si sussurra: Pesa, incarta e … porta a casa!

Questo ovviamente mentre viene nominato il nuovo Assessore ai Lavori Pubblici in Giunta ed i cittadini aspettano il modello F24 per pagare la Tares entro il prossimo 24 gennaio.

Si voleva confezionare il botto di Capodanno, ma come si diceva innanzi è scoppiato nelle proprie mani. E nei prossimi giorni i medici (leggi i cittadini mesagnesi) dovranno valutare se tagliare qualche arto oppure se non c'è più niente da fare rispetto ad una probabile ed ingloriosa fine.

Tolleranza zero.

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