Tolleranza zero: elenco scrutatori ossia … nel mondo della burla.

Generalmente si vuole eccellere. L'importanza personale sovrasta qualsiasi attività umana. Ed il giornalismo, anche quello minore, accusa questo difetto. Ma andiamo per ordine.

Da molto tempo ci sono testate che cercano di evitare lavoro copiando alcuni articoli, anziché chiederli come comunicati stampa ai diretti interessati. Il copia-incolla è più semplice e si ripara al cosiddetto “buco giornalistico”, ossia la mancanza di notizia al tempo giusto, oppure la rimodernatura di un qualcosa detta, con altre parole, da altre testate.

Molti anni fa, quando qualcuno cercò di entrare nella carta stampata come “operatore della notizia” si accorse che qualche altro collega, invece di consultare una semplice grammatica italiana od un manuale di giornalismo (allora c'era una scuola superiore ad Urbino diretta dal compianto Pallotta), andava a copiare saltuariamente quella che era la produzione originale dello scrivente, ma addirittura venivano copiate alcune tavole che potevano erano confezionate con poco dispendio di tempo.

 

Lo scrivente si recò dal direttore della testata portando prove e documentazione di quel che era stato copiato protestando fortemente ed espresse forte disappunto quando lo stesso direttore abbozzò un sorriso su quanto stava accadendo. Qualche secondo ancora e si sentì: “Ti chiameremo Tolleranza zero per il modo di vedere le cose, le notizie, i rapporti tra persone, la politica … ma ricorda una cosa. Solo chi ha spessore culturale viene copiato, solo chi ha inventiva anche a presentare una tavola, una qualsiasi notizia viene copiato. Gli altri sono i famosi servi della gleba di cui oltre un secolo fa parlava Carlo Marx, quel qualcosa che serve al giornalismo, perché se non ci fossero loro, il lettore non capirebbe cosa significa scrivere e soprattutto non apprezzerebbe nulla senza il contrario. E quel che ti dico tienilo come consiglio … fatti copiare … magari rimanendo nel comportamento come … “Tolleranza zero”.

E devo dire che, nonostante siano passati molti lustri, la cosa si è sempre ripetuta, soprattutto con un giornalismo che ritiene di esser il primo della classe per la velocità della notizia, per la presenza di una cronaca compulsiva anche se ricca, alcune volte, di “procurato allarme”.

Tolleranza zero che, al di là di tutte le questioni, ancora crede in alcuni valori possiede ancora il carattere allegro, spensierato e ricco di scherzi. Così dopo aver accertato che il discorso di Francesco Rogoli, nell'ultimo congresso sezionale del Pd, era stato integralmente copiato dal sito di www.mesagne net perché rispetto al testo originale erano stati aggiunti alcuni puntini di sospensione (tre nell'originale invece di cinque in quello pubblicato da noi e regolarmente copiato) sempre lo scrivente ha suggerito di pubblicare l'elenco degli scrutatori aggiungendo al 32° posto alla scrutatrice Tolardo Rita il nome di Maria. Ecco puntualmente copiato il tutto da una testata locale che ha pubblicato il nome di Maria Rita (ripeto posto n. 32, sezione 8).

Pensiamo che in giornata il tutto sarà ripristinato con questa nostra semplice comunicazione. Non ricorreremo certamente all'AGICOM, dove noi siamo regolarmente registrati e censiti.

La nostra attività serve esclusivamente per la crescita della nostra comunità.

Nel frattempo chiediamo scusa alla sig.ra Tolardo Rita di aver approfittato del suo nome e dell'aggiunta Maria ed immediatamente andiamo a correggere il tutto, ripristinando il nome di Rita al posto di Maria Rita.

Riportiamo a seguire la pubblicazione fatta su altra testata a dimostrazione di quanto detto

Sez. 8 MONTANARO ROBERTA – FRANCIOSO FILIPPO – DESTINO ANNA MARIA – TOLARDO MARIA RITA

E come dire … alla prossima copiatura. Anzi, ove necessario. suggerirò a www.mesagne.net di fare la stessa cosa!

Tolleranza zero.

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