Carmelo Molfetta: Qualche domanda da porre in coda all’intervista impossibile al Generale Messe pubblicata in data odierna:

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

 

  1. E’ vero che l’8 dicembre 1943, lei Generale Messe, “venne incaricato da Badoglio di condurre un’inchiesta per accertare le responsabilità e il comportamento degli ufficiali all’atto e dopo la proclamazione dell’armistizio?”
  2. E’ vero che “le indagini a quanto pare si arenarono già all’inizio e che in realtà lei non si diede molto da fare?”
  3. E’ vero che nel febbraio 1945 lei “presentò un lungo promemoria inviato a Bonomi e al ministro De Gasperi che indicava quattro punti su cui le autorità italiane avrebbero dovuto far leva al fine di eludere le richieste di estradizione avanzate in sede internazionale dalla Jugoslavia nei confronti dei militari italiani accusati di crimini di guerra”?
  4. E’ vero che, “parallelamente alle iniziative di protezione dei militari compromessi con la politica estera del fascismo, lei fu attivo anche nell’opera di epurazione rovesciata in seno alle forze armate”?
  5. E’ vero che, lei generale Messe allora Capo di Stato Maggiore Generale “presentò al ministro della guerra, on. Casati un rapporto relativo alle tendenze repubblicane del generale Mori allo scopo di riesaminare l’opportunità di mantenerlo al suo posto di comando”?
  6. Ed è vero che ciò fu dovuto al fatto che “il generale di brigata Giorgio Mori, durante la carriera non aveva mai nascosto i suoi sentimenti antifascisti rifiutandosi di partecipare alla guerra di Spagna e che comandò la divisione dei paracadutisti Nembo ed Ancona e il gruppo di combattimento Folgore a Bologna durante la resistenza”?
  7. E’ vero che, nonostante Scoccimarro si fosse adoperato perché nei suoi confronti “non si addivenisse ad alcun deferimento in quanto a favore di Badoglio e Messe stava l’azione svolta contro i tedeschi nella guerra di Liberazione” “nel suo profilo personale risulta che venne proposto per il collocamento a riposo ai sensi dell’art. 2 del D.L.Lgt 11/10/1944 n. 257 recante: Decreto Legislativo Luogotenenziale 11 ottobre 1944, n. 257 (G.U., Serie speciale, 24 ottobre 1944, n. 72), Norme per l’acceleramento del giudizio di epurazione e per il collocamento a riposo dei dipendenti civili e militari dello Stato appartenenti ai primi quattro gradi della classificazione del personale statale.”?

Senza affaticarsi molto le risposte le troverete su “Gli Uomini di Mussolini” di Davide Conti – Parte seconda capitolo primo- pagg. 137 e segg. e note in coda al capitolo “La Transizione riluttante di Giovanni Messe”.

Ed ancora

E’ vero che nel corso della seconda legislatura, durante un dibattito parlamentare tenuto nelle sedute del 5/9 marzo 1955, lei, generale Messe, parlamentare della Repubblica Italiana, rivolto verso il senatore partigiano Emilio  Sereni, disse  “Ad ogni modo, quello che ho detto, serve per i colleghi e non certo per il senatore Sereni, e ciò per una ragione sola, che è questa: io non mi sento, come non si sente nessun soldato d'onore, di essere giudicato da un disertore quale è Sereni.”

Ed è ancora vero che sempre in queste circostanze riferiva ” Il senatore Sereni ha detto che, seguendo i suoi appunti, ha trovato che il generale Messe è scappato. Io, seguendo i miei appunti, ho trovato che il senatore Sereni è un disertore, e che quando i soldati italiani si battevano valorosamente al fronte, lui li pugnalava alle spalle. Questa è la verità”

E’ vero dunque che lei, Generale Messe considera “i combattenti della Resistenza antifascista, come Emilio Sereni, che ha salvato l'Italia dalla definitiva catastrofe, come dei disertori”?

Mesagne 29 ottobre 2021

Carmelo Molfetta

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