Un questionario per individuare il candidato Sindaco (di Giuseppe Florio).

La trovata è certamente originale e forse un pizzico spregiudicata. Efficace, probabilmente, lo è molto meno, almeno a rilevare le reazioni stizzite (o urticate) di alcuni partner della presunta coalizione di centrodestra. Un questionario per individuare il candidato sindaco, per tracciarne i caratteri distintivi, per realizzarne un attendibile identikit: è questa la proposta, messa nera su bianco, avanzata dal gruppo dirigente di ProgettiAmo Mesagne a Forza Italia, Fratelli d'Italia, Mesagne Moderata e Mesagne Futura.
Scrive Domenico Magrì, in questa fase incaricato dal movimento civico ProgettiAmo Mesagne di condurre le trattative, nella email di accompagnamento al documento: «Ogni movimento e/o partito compilerà il questionario per ogni candidato sindaco indicato. La sera della riunione del 18 ottobre saranno condivisi e valutati i risultati. Resta inteso che l'esito della valutazione porterà alla scelta del candidato sindaco da sostenere. Vi ribadisco di tenere riservate queste nostre condivisioni e tutto sarà reso pubblico a definizione avvenuta. Se ritenete di apportare delle integrazioni fate sapere quale domanda aggiungereste».

In barba all'esigenza di discrezione, invece, la Gazzetta del Mezzogiorno ha in esclusiva le 16 domande, ciascuna formulata con la possibilità di ottenere una valutazione da 6 a 10. «Come si è detto, si è tutti sullo stesso piano: il questionario conterrà la sintesi delle valutazioni oggettive che ogni rappresentanza politica esprimerà sui vari candidati posti all'attenzione di tutti. Alla fine il candidato che avrà raggiunto il miglior risultato in giudizi favorevoli rappresenterà la scelta migliore della coalizione», si premette nel testo. Per poi snocciolare i quesiti: «Come giudichi il livello di conoscenza della gente del candidato nella città? Come giudichi il livello di capacità di interlocuzione con la gente in un rapporto uno ad uno? Come giudichi il livello di capacità di interlocuzione con la gente in un rapporto uno a molti? Come giudichi il livello di capacità di tenere un discorso pubblico NON preparato, cosiddetto “a braccio”? Come giudichi il livello di capacità di gestire gli imprevisti e le variazioni di tema in un confronto dialettico politico pubblico? Come giudichi il livello di capacità di gestione della mediazione? Come giudichi il livello di competenza legislativa in materia di norme amministrative? Come giudichi la capacità di problem solving: leggere un documento e formulare delle soluzioni congrue? Come giudichi la capacità di mediazione e di interlocuzione del candidato: nella propria coalizione politica, nel rapporto con gli altri soggetti politici, istituzioni, associazioni, mezzi di informazione? Come giudichi in generale le capacita organizzative e di coordinamento del candidato sindaco? Come giudichi il livello culturale complessivo del candidato al fine di consentirgli di sostenere al meglio situazioni più variegate e possibili: cultura, ambiente, legalità, sociale e territorio? Come giudichi il livello di attrattività del candidato verso quell'area di elettorato moderato di sinistra fondamentale per la vittoria finale? Come giudichi la capacità del candidato di apportare il valore aggiunto nella costruzione di una o più liste a suo sostegno oltre a quelle già in gioco? Come giudichi il carisma del candidato nel suo complesso? Come giudichi la crescita del candidato in questi anni di politica attiva, in termini di competenze, di capacità di proposta politica ed amministrativa, nonché di presenza sul territorio? Come giudichi la capacità di essere stato un riferimento implicito in questi anni di opposizione nella conduzione di battaglie condivise?». Come giudicare questo strumento 2.0?

Giuseppe Florio

 

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