ConfConsumatori, omessa fatturazione luce e gas: come difendersi


Numerosi utenti hanno atteso la bolletta della luce o del gas per mesi, o anni, e poi, improvvisamente, si sono visti presentare un conto fin troppo salato.
Il coordinamento istituito tra la Confconsumatori – Federazione Provinciale di Brindisi e l’Associazione Nazionale dalla Parte del Consumatore sta riscontrando in tutta Italia problemi simili di prolungata omessa fatturazione delle utenze di energia elettrica e gas. 
Spesso l’attesa si conclude con un’unica fattura da capogiro sulla quale l’ignaro consumatore finisce col pagare anche gli interessi sulle rate.

Invece l’utente può pretendere il ripristino della fatturazione e la rateizzazione, che gli spetta di diritto (senza interessi di dilazione) con un numero di rate pari ai mesi di omissione di fatturazione. 
É importante non rassegnarsi a questo tipo di disservizio perchè il danno è duplice: da un lato l’utente si trova ad avere di colpo un’unica fattura esorbitante e, dall’altro lato, cosa ancor più grave, per mesi non può verificare periodicamente i propri consumi e valutare anche la eventuale convenienza di altre offerte.



QUALI DANNI PER IL CONSUMATORE?
In tanti si sono rivolti al gestore che ha attribuito il disservizio ad alcune anomalie tecniche. «Non c’è assolutamente alcuna anomalia tecnica che possa giustificare la omessa fatturazione che si protrae per lunghi periodi - afferma l’avv. Emilio Graziuso, responsabile del coordinamento Confconsumatori – Dalla Parte del Consumatore - 
Questa cattiva gestione comporta ovviamente che, all’atto della messa a regime della fatturazione, l’utente si trova ad avere un’unica fattura esorbitante, ma cosa ancor più grave è che con tale omissione si impedisce al consumatore di poter verificare periodicamente i propri consumi e valutare anche la eventuale convenienza di altre offerte» afferma l’avv. Emilio Graziuso.



COME DIFENDERSI?
Il primo passo è sempre quello dell’invio di un reclamo scritto per ottenere il ripristino della fatturazione e la rateizzazione, che gli spetta di diritto (senza interessi di dilazione) con un numero di rate pari ai mesi di omissione di fatturazione. 
Il consumatore ha la possibilità di utilizzare i normali canali di reclamo e se questi non vanno a buon fine, di accedere allo strumento della conciliazione, tramite il quale sono stati risolti molti casi di omessa fatturazione. Il ricorso al Giudice in questi casi, infatti, è da considerarsi come l’ultimo rimedio da esperire. 

Per maggiori informazioni: 
www.confconsumatoribrindisi.it; tel. 347 - 0628721 



COMUNICATO STAMPA CONFCONSUMATORI BRINDISI

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