Scacchi a Mesagne, qualche ricordo.

Il mondo degli scacchi è sempre stato affascinante, ma l’evento che fece parlare di questo particolare gioco in tutto il mondo,

fu l’incontro del secolo Bobby Fischer – Boris Spasskj.

Era il 1972 (11 luglio - 3 settembre) e la sede della sfida era Reykjavík, in Islanda; il mondo intero, l’Italia, Mesagne partecipava a quella sfida del secolo che vedeva, in piena “guerra fredda” la Russia e le scuole dei paesi dell’Est da una parte e solo un personaggio strano, imprevedibile, caratterialmente scorbutico, dall’altra parte, che rappresentava gli Stati Uniti e l’Occidente solo per il semplice fatto di essere nato in America.

In quel periodo, nella nostra Mesagne, c’erano alcuni appassionati di scacchi. Le scacchiere le avevano trovate in casa da genitori che seguivano ed in alcune occasioni facevano qualche partita.

Tutti si sentivano Fisher, ma a sinistra tifavano Spasskj. Fu allora che si costituì un primo nucleo di appassionati che avevano maturato qualche piccola esperienza nel periodo liceale ed universitario.

Infatti, su Brindisi una prima associazione svolgeva attività didattica in Via Bettolo e si organizzavano alcuni piccoli tornei locali avendo come partecipanti studenti delle varie scuole superiori.

E così anche Mesagne ebbe il suo circolo scacchi. Le scacchiere erano quelle che i soci avevano a casa, alcune solo ornamentali non idonee al gioco, ma una era quella regolamentare per il gioco, con i pezzi in formato “Staunton”.

Fu difficile trovare i tavolini e le sedie ed ancor più difficile trovare un locale. Un socio aveva un ammezzato in Via Felice Ronzini e fu proprio lì in pochi metri quadri che lo scacchismo mesagnese riprendeva la sua presenza in Mesagne.

Si, perché prima ancora, nell’immediato dopoguerra si erano svolti alcuni tornei federali in un'altra associazione locale, il “Circolo di lettura”, tornei a cui partecipavano professionisti locali che frequentavano il Circolo non per leggere le carte del “Macao” o del Poker o “pi tirari li recchi a Marcu” ma per praticare un gioco sicuramente stimolante.

Le ricerche fatte in quegli anni approdarono alla scoperta di un torneo, segnalato dal notiziario della FSI, l’anno dovrebbe essere il 1947, con Nicola Longobardi e Antonio Maizza, entrambi avvocati, fra i partecipanti.

Nel 1973, a livello associativo si muoveva anche Brindisi e fu in quel periodo di tempo che fu fondato il circolo scacchi di Brindisi.

I nomi: sigg. Renna Giovanni, Dr. Ferreri Salvatore, Rag. Vitale Giorgio, Cav. Carito Teodoro, Rag. Carretto Mario, Geom. Ancora Luciano e Rag. Nigri Gilberto e primo Presidente il sig. Renna Giovanni.

Con il circolo scacchi di Brindisi furono intessuti buoni rapporti e non pochi pomeriggi gli scacchisti mesagnesi si recarono a Brindisi a fare la loro partita che si svolgeva in più giorni e tornei lampo e semilampo.

Ed ai due circoli scacchistici si aggiunse un circolo del leccese guidato dal dott. Dell’Anna presente in Galugnano. E vennero anche i Tornei.

Mesagne ne fece uno che durò una settimana, ogni sera dalle 17.00 alle 22.00 nel Teatro Comunale; i partecipanti una trentina, quattro o cinque giocatori locali ed un successo di pubblico veramente eccezionale.

I premi: qualche coppa, alcune medaglie acquistate da Filorizzo di Brindisi tramite l’Assessore allo sport Antonio Nitti, un paio di bottiglie di vino della “premiata ditta Ubaldo Zanzarella”.

Mesagne schierava un grosso scacchista Beethoven, questo il nomignolo che gli amici gli avevano affibbiato per le inventive che scatenava nel gioco degli scacchi ed al flipper del bar MiIlleluci (ora Golden bar) e ottenne un buon risultato. La vittoria andò a quello che Giovanni Renna chiamava il ”professore” Giuseppe (?)  Malorzo. Non è da escludere che il tutto fu dato come notizia da Ubaldo Stanisci all’epoca dipendente comunale, segretario particolare del Sindaco e corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno.

Quell’anno si concluse con una partita collettiva in villa comunale con un maestro internazionale (il nome non è stato possibile ricordarlo) e 25 partite in contemporanea con giocatori non solo mesagnesi, ma nel complesso, salentini con 24 partite vinte dal maestro ed un pareggio, sì, un pareggio ottenuto proprio da Beethoven!

Poi, il servizio militare per alcuni, la mancanza di tempo, la ricerca di un lavoro costrinse il Circolo scacchi Mesagne a chiudere i battenti, ma si continuò con l’Asigc, l’associazione scacchistica per corrispondenza per vari anni ed anche qualche concreto successo.

Il tutto finì alla fine degli anni settanta. Rimane solo il ricordo di molte aperture … Gambetto di donna, Difesa siciliana, Partita inglese, Difesa francese, Difesa est indiana, Partita spagnola, Difesa Caro-Kann,  Difesa Pirc … ed una grossa biblioteca specialistica.

Questa volta non creeremo problemi all’Amministrazione Comunale per l’acquisizione, così come avvenuto per la biblioteca Patrono. Cureremo un progetto con la certezza che i libri andranno in buone mani.

Per il resto la storia continua e … siamo nel 1993. Abbiamo letto su Internet:

Il Circolo Scacchi "MESAGNE", è stato fondato (per la prima volta nella nostra città) dal Presidente Fabio Licciulli il 17 agosto 1993 dapprima come sezione dell'Associazione "Miniera" e del Circolo Scacchistico Brindisino, poi costituendosi con un proprio statuto nel 1995 e affiliandosi alla Federazione Scacchistica Italiana nel 1996 divenendo il secondo Circolo Scacchistico riconosciuto della provincia di Brindisi.

Da quanto detto innanzi il 1993 non è la prima volta, ma almeno la terza, ma questo non è importante. Se ci fosse la possibilità di una nuova esperienza forse qualcuno dei “pionieri” potrebbe tornare, atteso che non c’è intenzione di fidanzarsi e tanto meno sposarsi con quella donna bionda e di certo affascinante di nazionalità tedesca dal nome … Alzheimer!

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