La Battaglia del canale di Otranto (IX Convegno studi e ricerca storica)

Continuano le iniziative per ricordare il contributo della Puglia alla Prima Guerra Mondiale.

Lo sbarramento del Canale d'Otranto fu al centro, nella notte tra il 14 e il 15 maggio 1917,  della più grande battaglia navale avvenuta in Adriatico nel corso nella Grande Guerra.  Essa fu originata dal tentativo di forzare il blocco che impediva alla flotta austro-ungarica di uscire dall’Adriatico per accedere al Mediterraneo, un obiettivo strategico che era stato perseguito sin dall’entrata in guerra dalle potenze dell’Intesa.

Fin dal 1915, fu attuato un pattugliamento mobile di grandi pescherecci armati, drifters,  dotati di reti d’acciaio a strascico; lo scopo era quello d’ impedire ai sottomarini austroungarici di uscire nel Mediterraneo a caccia di bersagli. I pescherecci erano appoggiati dalla ricognizione aerea e da flottiglie di cacciatorpediniere pronte a intervenire al minimo allarme, coordinate dalla Base Navale di Brindisi.

Si trattava di un deterrente piuttosto efficace che, in pratica, paralizzò l’attività della marina austroungarica, tanto che essa tentò numerose volte di intaccarlo con incursioni a sorpresa, effettuate di notte a più riprese: 5 volte nel 1915, 9 nel 1916 e 10 nel 1917. L'operazione principale fu condotta nella notte del 14-15 maggio 1917; essa assunse il carattere di scontro navale vero e proprio e prese il nome di “Battaglia del canale di Otranto”.

Di questo si parlerà giovedì 11 maggio prossimo, alle 18:00, nella Sala Convegni dell’Hotel Palazzo Virgilio, a Brindisi.

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