Domenica 8 dicembre: "Lo splendore dei supplizi" al Teatro Comunale


Dopo il successo del primo appuntamento “In flagrante delicto – Il principe, la sposa, il musico e l'assassino” dello scorso venerdì 6 dicembre, continua il calendario d'eccezione in programma per l'anteprima della Stagione Teatrale 2014 della Residenza Teatrale di Mesagne a cura di Thalassia, “Una balena si è schiantata nel teatro”. 
Domenica 8 dicembre, nel Teatro Comunale di Mesagne, si alza il sipario sullo spettacolo “Lo splendore dei supplizi”, di Fibre Parallele, la giovane e acclamata compagnia barese vincitrice del premio Hystrio e presente nei principali festival italiani. Sipario alle ore 21,00.



Il calendario degli appuntamenti è realizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Mesagne e l’Associazione Ufficio Soggetti Smarriti. La rassegna è realizzata grazie alla virtuosa sinergia tra tre diversi progetti: il PO FESR Puglia 2007-2013 Asse IV che la Regione Puglia ha affidato al Teatro Pubblico Pugliese, il programma TEATRI ABITATI finanziato dalla stessa Regione Puglia con fondi europei (Fesr 2007/2013) e il Progetto MEMORIA MINERALE di Fondazione con il Sud già attivo sul territorio con la sua ricerca tra arte e valorizzazione urbana. 



Scheda dello spettacolo: 
“Lo splendore dei supplizi” è uno spettacolo di Licia Lanera e Riccardo Spagnulo e con Mino Decataldo, che portano in scena quattro storie che svelano gli eco delle celle metaforiche in cui sono rinchiusi i protagonisti di esemplari colpe e castighi dei nostri giorni. 
Nelle piazze delle città d’Europa, in un tempo non troppo lontano, si mandavano a morte attraverso un percorso di sofferenze crescenti, migliaia di criminali, i quali giungevano alla loro fine in maniera lenta e dolorosa. Lo spettacolo della punizione andava in scena seguendo un cerimoniale preciso, in cui il pubblico partecipava attivamente con sputi, spintonamenti e insulti. Lo scopo del supplizio era quello di raggiungere la verità, attraverso confessioni fatte a mezza voce tra le pene della tortura, parole estorte in fin di vita, che celebravano il trionfo del potere giudiziario e quindi, di riflesso, del re.

Giudichiamo ancora i crimini e i delitti, ma ancora di più istinti, passioni, anomalie, infermità, disadattamenti, effetti dell’ambiente o dell’eredità, le aggressività, le perversioni, le pulsazioni e i desideri. Siamo il pubblico del supplizio del nostro vicino di casa e il suo boia potrebbe vivere con lui sotto lo stesso tetto. Ma cos’è l’autorità adesso? Per il nostro povero vicino, le cose si sono messe in una maniera tale che la vita assomiglia ad un castigo incorporeo.
Quattro storie costituiscono il quadro unitario di un presente schizofrenico: c’è la coppietta in crisi, un giocatore compulsivo di videopoker, la convivenza forzata di una badante straniera con un vecchio un pò razzista un pò infame e ci sono due operai che rapiscono un vegano per sfogare l’insoddisfazione di una vita che non ha più senso. Allo stesso modo delle figure che si muovono in queste quattro storie, sappiamo che stiamo andando a schiantarci ad una velocità folle contro un muro, ma per fede, stoltezza e stupido amore, indugiamo nello stesso errore che dura una vita e speriamo che quel muro, come ha già fatto altre volte, sia solo un’illusione.



Dopo l'appuntamento con la compagnia Fibre Parallele, arriverà sul palco di Mesagne “Io su quei ricordi vorrei ballare” (domenica 15 dicembre), un momento di condivisione pubblica del lavoro svolto dall'attore e formatore Fabrizio Pugliese nell'ambito del progetto Memoria Minerale con Thalassia e la Residenza Teatrale di Mesagne. Sul palco una performance inattesa che svela nuovi canoni di bellezza raccontati dal laboratorio di teatro per attori diversamente abili.

Per scoprire come ha fatto la balena a schiantarsi nel teatro di Mesagne segui il blog “Storie d'amore e alberi” al link http://storie-di-amore-e-di-alberi.tumblr.com/ 

Per informazioni:
coop. Thalassia - 331.3477311- 
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C.S. COOP THALASSIA

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