LeftBrindisi ha invitato a discutere con l'autore alcuni tra i protagonisti di ieri e di oggi nella denuncia e nella lotta a quella che è stata definita la quarta mafia.

Molte sono le novità del libro di Apollonio, nostro conterraneo e giovane ricercatore e assistente della cattedra di storia delle mafie presso l'Università di Pavia.
Innanzitutto l'insistenza sul fatto che la Sacra corono unità non è stata un fenomeno che ha interessato l'intera Puglia,ma solo una parte di essa,il nostro Salento.
Non è mai stata una vera e propria mafia perché si distingue dalle altre mafie italiane anche se con esse in contatto o in funzione di "servizio" o per scambio. Una mafia anomala.
Apollonio sostiene che la sacra corona unita "non è mai stata una espressione culturale" come le altre organizzazioni mafiose. Questa differenza però non l'ha mai fatta diventare meno pericolosa e meno invasiva.
La sacra corona unita ha sempre cercato di formare una struttura mafiosa originale utilizzando ritualità e modalità organizzative mutuate da esperienze altrui ed adattate alla particolare realtà criminale salentina.
Il volume apre uno squarcio sui vent'anni di mafia che il Salento e i nostri territori brindisini hanno vissuto,dagli anni Ottanta fino agli esordi del duemila. L'autore,sfuggendo all'insidia del sensazionalismo,affronta con rigore e passione civile il ciclo della criminalità mafiosa salentina.
Sicuro del vostro interesse e in attesa di incontrarci a Brindisi, il 6 maggio alle ore 18 presso la sala dell'Università di palazzo Nervegna,via duomo,
vi porgo i miei più cordiali saluti.
Carmine Dipietrangelo
Presidente LeftBrindisi