Venerdì 10 aprile, si svolgerà un convegno sulla figura e l’opera di Pier Fausto Palumbo, studioso che fu molto affezionato a Mesagne.

L’importante manifestazione si svolgerà presso l’Università di Lecce, nel Convento degli Olivetani. Pubblichiamo una breve biografia di Palumbo, a cura di Domenico Urgesi,

già direttore della Biblioteca e del Museo di Mesagne, da pochi mesi eletto presidente della Società storica di Terra d’Otranto, sodalizio che fu fondato dal Palumbo nel 1966.

Pier Fausto Palumbo è stato uno storico e un organizzatore di cultura per oltre 60 anni, dal 1937 al 2000. Nacque a Roma il 3 novembre del 2016; morì a Ostuni l’11 novembre del 2000, quasi 15 anni fa.

Era un nipote di Pietro Palumbo, storico francavillese trapiantato a Lecce, anch’egli grande propulsore della cultura salentina; si era distinto per aver dato vita alla famosa Rivista Storica Salentina. Ma anche per la Storia di Lecce, di Francavilla Fontana e molte altre opere.

Pier Fausto si laureò ad appena 22 anni, con una tesi di storia medievale, la disciplina alla quale fu fortemente legato e che privilegiò nei suoi studi.

Appena laureato, fu chiamato da Pietro Fedele all’Univ. di Roma quale professore incaricato. Negli anni del fascismo si dedicò agli studi sulla storia del lavoro, uno dei pochi ad occuparsi di questa materia con spirito libero, scevro dalla sudditanza alla storia del corporativismo. Partecipò alla resistenza romana e, caduto il fascismo, diede impulso alla rinascita del dibattito politico e culturale, fondando Riviste ed Associazioni. La più importante che creò si chiamava «Europa»; essa vide la luce il 30 aprile del 1945. Vi scrivevano personaggi del calibro di Meuccio Ruini, Antigono Donati, Max Anton Adler, Raffaello Morghen, Roberto Ulciner, Tito Bianchi, Antonio Widmar, Giovanni Persico, Stefano Jacini, Randolfo Pacciardi. Gli argomenti affrontati ruotano attorno a quello che fu il tema centrale della rivista per tutta la sua durata, proposto da PF sin dal primo numero: Ricostruzione italiana e ricostruzione europea. L’inscindibilità dei due temi era vista da PF fondante di una nuova era di pace; e fondata sul recupero dei valori comuni alle nazioni europee, messi in ombra dalle vicende belliche. L’idea portante di PF e della rivista è quella di un’Europa aperta all’oriente, e non «un’Europa antemurale dell’America».

Nello stesso periodo della rivista «Europa», –apro una parentesi– si stava già occupando delle Società di Storia Patria.

Nel fasc. di marzo-maggio 1947, infatti, aveva pubblicato il saggio Per la riorganizzazione dei nostri istituti storici. Questo saggio viene appena dopo l’approvazione del Decreto CPS 24 gennaio 1947, col quale furono riorganizzate le vecchie Deputazioni di Storia Patria. Con D.M. 28 luglio 1947 fu nominato Commissario della Deputazione Pugliese, della quale faceva parte dal 1946, con l’incarico prioritario di trasformarla in Società e farla rinascere. Conseguiti questi risultati, nel maggio del 1950 veniva eletto Presidente della Società. Per inciso, vi fu confermato fino al 1962, ma fu estromesso dalla Società che aveva rinnovato, con manovre politiche e poco trasparenti.

Nel dicembre 1944 fece nascere l’Istituto di Studi sul Lavoro, con Presidente Meuccio Ruini e Segretario Generale-factotum PF5. L’Istituto ricevette il riconoscimento giuridico col Decreto del CPS 24 maggio 1947; e di esso facevano parte sia la Confindustria (con l’ing. Friggeri) che i lavoratori (con Di Vittorio). Se sfogliamo la rivista, vediamo che ci sono autori come Adriano Olivetti, Enrico e Giovanni Falck, Pietro Campilli, Gustavo e Gualtiero Sarfatti; quest’ultimo un pioniere della psicologia sociale in Italia.

Docente stimato e rispettato di storia medievale, grande studioso, contribuì alla nascita dell’Università di Lecce, città alla quale è sempre stato fortemente legato; è stato un infaticabile organizzatore di attività culturali e di Convegni fino alla morte. Suo principale obiettivo culturale era di fare riferimento alle fonti storiche, attestarne la validità, e recuperare le fonti inedite e divulgare i risultati della ricerca storica. Era uno spirito indipendente, molto lontano dalla tipologia dello storico accademico.

Mesagne lo deve ringraziare almeno per tre motivi:

1- Aver apprezzato e valorizzato uno studioso come Giovanni Antonucci

2- Aver tenuto in alta considerazione Antonio Profilo, di cui ripubblicò Vie, piazze, vichi e coti di Mesagne.

3- Aver promosso e fatto svolgere a Mesagne, nel 1998, un Convegno sulle Biblioteche pubbliche di Terra d’Otranto.

Alcuni risultati conseguiti da PF. Palumbo:

ISTITUTI DI RICERCA STORICA: la Società di Storia Patria per la Puglia, di cui abbiamo detto, il Centro di Studi Salentini, la Società Storica di Terra d’Otranto, il Centro di studi sulla civiltà comunale, il Centro di studi sulla storia e la civiltà adriatica, l’Istituto per 1a storia del Mezzogiorno.

I SUOI SAGGI: oltre un centinaio di monografie; numerosi saggi in opere collettive quali atti di Convegni e miscellanee; e varie centinaia di articoli su varie riviste.

LE RIVISTE che ha fondato o rifondato: Rivista del lavoro, Europa, Archivio Storico Pugliese dal ’48 al ‘62, Studi Salentini, Rivista Storica del Mezzogiorno, Storia e Civiltà.

LE PUBBLICAZIONI di altri autori che egli ha promosso: almeno una cinquantina.

Ricordiamo solo alcuni volumi pubblicati o promossi dal Palumbo:

-Barocco europeo, barocco italiano, barocco salentino : relazioni e comunicazioni presentate al Congresso internazionale sul barocco : Lecce e T. d'O., 21-24 settembre 1969;

-La nuova edizione della Storia di Lecce, di Pietro Palumbo;

- Patrioti, storici, eruditi salentini e pugliesi;

- Per la storia di Ostuni : Pietro Vincenti (1570 c.-1618 c.), Francesco Trinchera (1810-74), Ludovico Pepe (1853-1901)

- Momenti e problemi della storia di Lecce e della Terra d'Otranto

- Tancredi conte di Lecce e re di Sicilia e il tramonto dell'età normanna ; con un'appendice sulla fine della cancelleria normanna e il regesto degli atti di Tancredi e Guglielmo III

- Gli studi di storia medievale e moderna dal Settecento al Novecento

- I precedenti, la vicenda romana e le ripercussioni europee dello scisma di Anacleto II (1130)

- Medio Evo meridionale : fonti e letteratura storica dalle invasioni alla fine del periodo aragonese

- I documenti della storia medievale di Ostuni

- Libro rosso di Lecce

- Storia e storiografia

Il suo lascito culturale sarà studiato e valorizzato dalla ricostituita Società Storica di Terra d’Otranto, in un Convegno che si terrà venerdì prossimo, 10 aprile alle ore 16:30, presso l’Università del Salento, nel Monastero degli Olivetani.

Domenico Urgesi

 

Il programma del Convegno prevede:

Domenico Urgesi: Introduzione

Raffaele Colapietra: Prolusione

Rosario Jurlario: Gli studi medievistici di P.F. Palumbo

Mario Spedicato: Il contributo di P.F. Palumbo agli studi di storia moderna

Alessandro Laporta: Pier Fausto alumbo, il Salento, l'Europa da una pagina di Fabio Chigi.

Mario Cazzato: Il contributo di P.F. Palumbo agli studi del Barocco.

 

 

 

 

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