“Dal letame nascono i fiori” - di Anna Rita Pinto

Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, venne approvata la proposta di legge che istituiva e riconosceva

nella data del 21 marzo la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie” (legge n. 20 dell’8 marzo 2017). Da allora ogni anno, e ogni volta in una città diversa, nel primo giorno di primavera, un lungo elenco di nomi e cognomi vengono recitati come un interminabile rosario civile.

Nel tempo le mafie hanno modificato il loro modo di agire ed oggi sono più nascoste ma anche più invasive e pericolose per le nostre comunità e la nostra economia. Dunque, l’azione contro le mafie, la corruzione e la connivenza con politica, si deve rendere capace di leggere la complessità del presente, guardando le radici della storia ma contemporaneamente con lo sguardo rivolto al futuro da costruire. In tal senso molta strada è stata fatta e innumerevoli sono state le iniziative e i percorsi di cambiamento proposti e realizzati: beni confiscati, educazione alla corresponsabilità, campi di formazione e impegno, accompagnamento delle vittime e di chi ha fatto scelte forti di allontanamento dal contesto mafioso.

In questo 2023 la XXVIII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, si svolge a Milano, città dall’importante movimentazione di denaro derivante dall’industria e dalla finanza, da sempre considerata un territorio utile per le mafie e la corruzione. L’iniziativa promossa dall'associazione “Libera” alla quale aderiscono enti locali, associazioni, scuole, sindacati e organizzazione sociali, si sviluppa contemporaneamente anche in altre città, diventando un momento di riflessione, di approfondimento, di testimonianze e di relazioni attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, del terrorismo e del dovere. Lo scopo è uno solo: mettersi in gioco, tutti e insieme, per affermare la pace, la giustizia, la verità, i diritti, l’accoglienza e la libertà.

Anche Mesagne, città che è diventata esempio di riscatto, che per molti anni ha patito l’ingombrante presenza della S.C.U. e che con molto lavoro da parte della politica e della stessa cittadinanza ora è rifiorita dal letame diventando “Capitale della cultura di Puglia”, partecipa all’iniziativa nazionale con una propria delegazione istituzionale. Il programma di appuntamenti che ha coinvolto le scuole e la comunità mesagnese, già iniziato il 4 marzo, si concluderà il 28 alle ore 17:00 presso l’auditorium del castello di Mesagne con la presentazione del libro di Giulia Migneco e Claudio Forleo “La pandemia da azzardo. Il gioco al tempo del Covid: rischi, percorsi e proposte di riforma”.

Nelle azioni pratiche l’Associazione Libera ha coinvolto le scuole con una proposta educativa che si articola in 5 aree tematiche, tutte centrate sull’importanza “del fare memoria”: 1) Le stragi del ‘93: alla ricerca di verità e giustizia; 2) La zona grigia: imprenditoria, economia mafiosa e corruzione; 3) Mafie al Nord e mafie al Sud: oltre le rappresentazioni e gli stereotipi; 4) Donne e mafie; 5) Le grandi opere: da opportunità di sviluppo a sfruttamento ambientale.

Le classi coinvolte hanno segnalato alla segreteria territoriale del 21 Marzo l’area tematica di proprio interesse e in base a questa scelta hanno ricevuto un’indicazione sulla storia di una vittima innocente delle mafie da approfondire e raccontare. Per l’edizione 2023, alle classi è stato chiesto inoltre di presentare il lavoro in un luogo di memoria significativo per il territorio o in luogo simbolico che racconti del contrasto alle mafie (ad esempio, un bene confiscato alle mafie, o un luogo riqualificato della città) e, arrivati in questi luoghi, di portare un segno, un messaggio coerente con lo slogan “è possibile”, che rappresenti il percorso di memoria e di impegno intrapreso verso il 21 Marzo.

Queste storie rappresenteranno dunque un’occasione, per tutti gli studenti e gli insegnanti coinvolti, di essere portatori di una memoria collettiva, di vivere in prima persona percorsi di conoscenza e riflessione sulle ingiustizie passate e presenti, così come sulle tante esperienze di riscatto civile nelle nostre comunità, per farsi quotidianamente animatori del cambiamento.

Anna Rita Pinto

21.03.2023

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