Le lotte sindacali nel brindisino 1971 - 1981 Dirigenti, memorie, avvenimenti.

Un libro di Cosimo Zullo

Giovedì 17 novembre, alle ore 17,30, presso l’Auditorium del Castello di Messgne, sarà presentato il libro LE LOTTE SINDACALI NEL BRINDISINO 1971 - 1981 (Locorotondo Editore) di Cosimo Zullo, già dirigente sindacale della CGIL.

L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Di Vittorio con il patrocinio della CGIL BRINDISI e della Città di Mesagne.

La serata con Cosimo Zullo prevede il saluto del Sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli, l’introduzione di Giovanni Galeone, Presidente della Di Vittorio, e gli interventi di Antonio Macchia, segretario generale della CGIL di Brindisi e del prof. Marco Barbieri, docente di diritto del lavoro dell’Università di Bari.

Per meglio descrivere il contenuto riportiamo alcuni stralci della testimonianza di Giovanni Galeone presente nel libro di Cosimo Zullo

“È capitato, qualche tempo fa, di leggere un passaggio di Emanuele Macaluso che così recitava: “Il movimento operaio, la sinistra, i partiti della sinistra stanno perdendo completamente la memoria perché non hanno più i ricordi del passato e soprattutto non hanno più dei riferimenti legati a delle personalità del passato”.

In questo libro Cosimo Zullo cerca di colmare in qualche modo questa lacuna, con riferimento al nostro territorio, delineando un affresco storico interessante; esso riprende la storia della viticoltura salentina a partire dagli inizi del secolo scorso e all’interno di essa colloca le dure lotte del movimento colonico, mezzadrile e bracciantile nella provincia di Brindisi negli anni del secondo dopoguerra. (…)

Tutte queste lotte diffuse sul territorio, si sono sviluppate grazie a protagonisti e protagoniste che hanno rappresentato dei punti di riferimento per autorevolezza e impegno e sono stati capaci di creare imponenti movimenti di popolo e giustamente Zullo ricorda nomi e storie di questi uomini e donne. (…)

Molto interessante è il capitolo dedicato al mondo del lavoro femminile in agricoltura che si è modificato dalle colture tradizionali (tabacco e olivo) degli anni 50-60, all’uva da tavola verso il Sud- est barese e il Tarantino alimentando la piaga del caporalato negli anni Ottanta, all’agro industria del Brindisino legato alle coltivazioni del carciofo e del pomodoro oggi molto ridimensionate. (…)

Nelle sue pagine Zullo delinea chiaramente un omaggio alla sua città natale, Mesagne, anche attraverso il ricordo di amici/compagni prematuramente scomparsi e con una bella pagina sulla piazza per antonomasia (Lu sitili).

Egli nonostante risieda da molti anni fuori, ha sempre mantenuto con la sua città natale un legame stretto, e tra i tanti va annoverato anche il suo rapporto con l’Associazione Di Vittorio, costituita nel 2008 che tra i suoi scopi statutari ha proprio quello di promuovere e sviluppare il pensiero, la storia, la tradizione e i valori della sinistra italiana, dell’antifascismo e della Costituzione della Repubblica italiana, assieme allo studio, la salvaguardia e la valorizzazione della storia del nostro territorio.”

Insomma, un libro da non perdere.

Mesagne, 14 novembre 2022

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