Una nota del prof. Alessandro Distante a proposito di ...

Shame on all of us! Cioè vergogniamoci tutti, ma no fermiamoci alla forma! La colpa (shame=vergogna) non è solo degli Amministratori ma anche - e soprattutto - di noi “Cittadini anestetizzati” che dormiamo, ignoriamo e scotomizziamo (non vediamo, a mò di macchia nella nell’occhio) le cose belle che ci circondano.

E magari crediamo o ci illudiamo che gli Amministratori solo perché eletti o nominati abbiamo le competenze giuste per risolvere tutti i problemi, anche quelli complessi come quello in questione. Credo che il codice civile offra varie soluzioni per rispettare la volontà dei BENEFATTORI e a Mesagne ci sono valentissimi Legali che, immagino gratis vista la rilevanza sociale dell’impegno, potrebbero trovare la soluzione immaginata dalla Famiglia AVASTO che, avendo il bene comune come riferimento, ha dato un esempio del PARADIGMA del DONO, ahimè incompiuto. 

 

Fase 1: gli AVASTO hanno fatto un DONO di quel che avevano e che ritenevano essere prezioso (lo è ancora adesso)! Fase 2: qualcun altro, nel caso Cittadini ed Amministratori, avrebbero dovuto VALORIZZARE il dono ricevuto, magari arricchendolo di altre cose; Fase 3: i responsabili avrebbero dovuto RESTITUIRE e rendere FRUIBILE tale dono per la COMUNITA', con il suo valore aggiunto. E’ così che le comunità virtuose valorizzano, amplificano e reiterano il paradigma del dono, aggiungendo valore ogni volta e consolidando il circolo virtuoso per tutti. 

Se questo meccanismo si inceppa (le ragioni possono essere tante, in primis un mix di “carnalegna” e di egoismo, cioè il disinteresse per le cose che non ci appartengono ma sono della comunità, cioè sono di tutti), nessuna città può crescere culturalmente e, quindi, economicamente! E’ la cultura e solo la cultura che può rendere Mesagne una COMUNITA' SMART, cioè moderna! Quindi ben vengano le donazioni di questo tipo, ma impegniamoci a dare un senso al tutto! Ora proviamo a pensare al futuro e come si dice in Toscana...BANDO ALLE CIANCE, cioè evitiamo di fare del lodevole pezzo di giornalismo (di inchiesta e di sensibilizzazione sociale) scritto da Giuseppe FLORIO un'ennesima occasione per tirare addosso al malcapitato di turno contumelie, "baiolate maleodoranti" etc.!!!

Perché non lanciare un concorso per raccogliere IDEE da cui partire per fare progetti finalizzati e quindi rispettare la VOLONTA' dei BENEFATTORI? Si recupererebbero i SOLDI, oltre che i QUADRI donati a Mesagne e si espliciterebbe la grandezza del suddetto paradigma, ben spiegato in un MANIFESTO a cui ha contribuito un grande della nostra terra, il Prof. Francesco FISTETTI di Oria (Convivialità e Paradigma del Dono: l'alternativa all'utilitarismo_Corriere della Sera del 29 Giugno 2014). 

Peraltro, è mai possibile che le soluzioni debbano essere trovate e realizzate solo dagli Amministratori? E' umano che essi non abbiano tutte le competenze necessarie per cose specifiche! E’ anche vero ed ovvio che spesso tali competenze non esistano nemmeno nella istituzione di riferimento che essi bene o male guidano: basta pensare all'EUROPROGETTAZIONE (nel 2013 l’Italia ha perso ben 6 miliardi di euro per mancata sottomissione di progetti)! Pertanto, diamoci una mossa, ovviamente in senso figurato, e facciamo cose utili e belle! 

AUGURI a TUTTI nel giorno di TUTTI i SANTI! Sandrino Distante

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