Una frisella sul mare, un libro presentato da Giudamino oggi 19 settembre.

"Una frisella sul mare. Canzoni, ricordi e ricette da spiaggia" (Lupo Editore). Dopo "50 sfumature di fritto. Piccolo Manuale Untologico" la crew gastronomica di Fornelli Indecisi, guidata dal patron del concorso di cucina dozzinale, giornalista ed ex chitarrista di falò Pierpaolo Lala, torna con un libro ideale da cantare, leggere e "consumare" sotto l'ombrellone o sulla poltrona di casa assaliti dalla tristezza del post vacanze.

 Giovedì 19 settembre (ore 21.00 - ingresso gratuito) appuntamento presso il giardino della vineria Giudamino a Mesagne, tra un calice di vino ( Alberelli de la santa, il rosato di libera terra puglia) e una frisella.

Il libro, un’idea a due menti e quattro mani del patron e del giornalista, scrittore e musicista Osvaldo Piliego, nasce dalla consapevolezza di un assurdo paradosso. In quale posto e in quale stagione si mangiano, fino allo sfinimento, cose pesantissime e dure da digerire? La risposta è drammatica: in spiaggia, d’estate. L’estate, nel Salento, è sinonimo di “stanato”. La traduzione è molto semplice: tegame o teglia da forno in acciaio. Ovviamente può essere anche in altro materiale o usa e getta ma il concetto resta invariato. Anche perché lo stanato ha bisogno sempre, per essere infornato, di un complemento di specificazione. Ossia uno stanato di parmigiana, uno stanato di pasta al forno, uno stanato di cannelloni, uno stanato di melanzane ripiene, uno stanato di focaccia, uno stanato di pizza di patate. Lo stanato da solo non esiste, è come dire "bottiglia". Di cosa: di acqua? di birra? di vino? di succo di frutta? di olio extravergine d'oliva?

Ognuno di noi ha molti ricordi “ambientati” in spiaggia o al mare. Tutti abbiamo una colonna sonora, soprattutto quella dei falò, ormai vietati. Le spiagge dove abbiamo passato le nostre infanzie ci fanno sempre sorridere e tornare alla mente le corse pinnate o le prime fidanzatine. E come dimenticare le ricette e le giornate passate a sfornare e trangugiare “stanati” carichi di parmigiane, paste al forno, cannelloni, peperoni ripieni, cozze gratinate. 

Il libro è diviso, dunque, in tre sezioni: canzoniricordi e ricette. Tra le canzoni "Una frisella sul mare" accoglie un piccolo repertorio di brani tipici soprattutto degli anni ’80 e ‘90, che sono gli anni (terribili per alcuni, meravigliosi per altri) nei quali è cresciuta la maggior parte dei membri della crew, da Albano e Romina agli 883 passando per Vasco Rossi, Lucio Battisti, Marco Ferradini, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, i Cure, The Smiths, i Beatles, Amedeo Minghi, il Gruppo Italiano, Bruno Martino, Fred Bongusto, Claudia Mori, Paul Anka, Francesco Guccini, Vanessa Paradis, Gianni Pettenati, Peppino di Capri e i brani popolari da cantare a squarciagola. 

L’ultima parte è dedicata ad una settantina di ricette, in rigoroso ordine alfabetico, perché in spiaggia non esiste la differenza tra antipasto, primo, secondo, frutta, dolce. Tutto può essere un pasto unico, perché c’è chi si mantiene leggero dissetandosi magari con una granita o gustando un gelatino, c’è chi invece arriva in spiaggia organizzato come fosse l’ultimo pranzo della sua vita. Le ricette sono recuperate qua e là, rubacchiate on line, suggerite da amici e amiche, tradizione di famiglia o selezionate tra i partecipanti alle precedenti edizioni di Fornelli Indecisi. Infine Manila Benedetto ci spiega le sue teorie sulle cose da bere (e da digerire) mentre a Pino De Luca (colonna di Fornelli Indecisi) è affidato l’arduo compito di concludere con un “trattato” sulla frisa. Quasi 200 pagine di note, parole e calorie.

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