In arrivo i primi “schifarieddi” del circolo remiero Brindisi

Iniziano i preparativi in vista del “Palio dell’Arca di San Teodoro”, storica gara remiera brindisina giunta alla XXIV edizione

E’ stata da poco ultimata la costruzione dei primi due “schifarieddi” del neonato Circolo Remiero Brindisi, imbarcazioni che inaugurano ufficialmente la nuova flotta del “Palio dell’Arca di San Teodoro”. Nonostante il periodo di stop forzato a causa del Coronavirus, continua l’opera di valorizzazione di uno degli eventi tradizionali più attesi dalla cittadinanza. Come da copione, la storica gara remiera giunta alle XXIV edizione, dovrebbe tenersi nelle acque del porto interno in concomitanza delle prossime festività patronali.

Il Palio, da sempre realizzato dal comitato Feste Patronali di Brindisi di concerto con l’Asd “Vogatori Remuri Brindisi”, le Istituzioni locali, civili, religiose e militari, in collaborazione con le circoscrizioni/quartieri del Comune di Brindisi, è uno dei fiori all’occhiello del nostro territorio. Il Circolo Remiero Brindisi si propone di rilanciarlo a partire dagli elementi originali che lo hanno caratterizzato negli anni trasformandolo in un vero e proprio brand identificativo della città. A tal proposito, alla luce del successo registrato nel 2019, la venticinquesima edizione in notturna del 2020 dovrebbe contemplare una sfida a staffetta con le due lance a dieci remi dei Vogatori Remuri e i due schifarieddi del Circolo Remiero in rappresentanza degli storici quartieri marinareschi: Sciabiche e Villaggio pescatori.

Contestualmente, è in fase di lavorazione il recupero e il restauro di tutto il materiale fotografico e video inerente alla storia del Palio che sarà raccolto in un archivio digitale accessibile sul sito www.circoloremierobrindisi.it.

“Mi auguro che il Palio dell'Arca di San Teodoro possa svolgersi come da tradizione nonostante il particolare momento storico legato alla diffusione del covid-19 – spiega l’Amministratore Parrocchiale della Cattedrale di Brindisi, Don Mimmo Roma – il partenariato con il neonato Circolo Remiero Brindisi vuole dare continuità e pieno supporto a una collaborazione già esistente da tempo per fare crescere ulteriormente l’evento mettendo in rete le Istituzioni locali, civili, religiose e militari, le circoscrizioni/quartieri di Brindisi, le associazioni che operano nel campo della rievocazione storico-religiosa, in particolar modo medievale”.

Quindi, tra sport e tradizione, tra il mare e la volontà di guardare il porto di Brindisi con occhi diversi dal solito si inserisce l’impegno del Circolo Remiero Brindisi, nuova realtà cittadina vincitrice del bando regionale “Pin”, dell’avviso pubblico “Laboratorio di Innovazione urbana di Palazzo Guerrieri” che gode del partenariato del Comune di Brindisi, della Provincia di Brindisi, dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, della collaborazione di Danese Group.

L’idea progettuale firmata da Antonio Romanelli e Vincenzo Maggiore è finalizzata a ripopolare il porto cittadino con le tipiche imbarcazioni a remi, i cosiddetti schifarieddi, per dare una veste moderna e rinnovata a eventi che caratterizzano la storia del capoluogo.

Le numerose attività in programma saranno pubblicizzate prossimamente: scuola di voga, vogatour e la valorizzazione del contesto territoriale e del patrimonio storico cittadino attraverso inediti video in barca.

Un po’ di storia:

Il Palio dell’Arca di San Teodoro, tra mare e tradizione: Una leggenda popolare narra che ai primi dei XIII secolo, precisamente nel 1225, una nave veneziana proveniente da Euchaita in Oriente trasportasse le reliquie di S. Teodoro d’Amasea, soldato romano e martire della Chiesa Cristiana. Inseguiti dai Turchi, i marinai veneziani abbandonarono su una zattera, al largo del porto di Brindisi, l’urna contenente le spoglie del Santo per salvarla dalle razzie dei pirati. Appresa la notizia, alcuni pescatori si apprestarono a recuperare l’urna prima che si disperdesse in mare con il suo prezioso carico e ognuno, remando con grande intensità, cercò di arrivare per primo.

Rientrati nel porto, i pescatori la consegnarono all’arcivescovo Gerardo. Le reliquie furono riposte in una cassa di legno rivestita di lastre d’argento e poi, in processione, portate in Cattedrale.

Provando a rievocare questa leggenda è nata l’idea di istituire una manifestazione che possa rappresentare per Brindisi un forte momento di aggregazione e diventare nel tempo una tradizione storico-religiosa nel contesto dei festeggiamenti dei Santi Patroni. Si è pensato a una competizione remiera tra imbarcazioni da pesca, di breve durata, veloce, entusiasmante.

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