Debutta lunedì 13 gennaio su Rai Uno la mini-serie “La Guerra è finita” per la regia di Michele Soavi.

Una produzione Palomar (nota soprattutto per la realizzazione di mini serie come  “Il Commissario Montalbano”,

“Braccialetti rossi”, “Il nome della rosa”, etc., di film altrettanto noti come “La paranza dei bambini, “L’intrepido”, etc. ma anche programmi di intrattenimento) in collaborazione con Rai Fiction realizzata da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra con Max Gusberti, le quattro puntate de La “Guerra è Finita”. La fiction ha per protagonisti Michele Riondino e Isabella Ragonese ed è ambientata in un’Italia ridotta in macerie, poco dopo la Liberazione. I reduci dai lager tornano alla vita.È l’aprile del 1945. All’indomani della Liberazione iniziano a tornare in Italia, dai campi, gli ebrei sopravvissuti al nazismo e tra questi ci sono dei bambini. Davide (Michele Riondino), un ex ingegnere che fa parte del CLN, giunge alla frontiera alla ricerca del figlio Daniele, deportato due anni prima con sua moglie Enrica. Di Daniele non c’è traccia, ma al suo posto trova altri bambini che porta con sé a Milano dove spera possano ricongiungersi con le loro famiglie. Arrivato al Centro Rifugiati scopre che non c’è più posto per loro né i ragazzi arrivati con Ben, un ex ufficiale della Brigata Ebraica, e con Giulia (Isabella Ragonese), una pedagogista di buona famiglia che si dà da fate come volontaria. Davide allora ha l’idea di portarli tutti in una tenuta che conosce, abbandonata dai tempi della guerra.

E’ qui, per la ambientalizzazione per così dire, dell’impiantistica elettrica delle scene la Palomar ha trovato collaborazione con l’Associazione culturale “La Luce” (www.associazionelaluce.org) ed in particolare al suo presidente, l’ing. Antonio Summa, Allo stesso è stato richiesto consulenza al fine di rispettare lo stato dell’arte dell’epoca evitando così di inserire elementi intrusivi non pertinenti.

Rammentiamo che  l’Associazione, sorta nel 2016, raccoglie e custodisce elementi preziosi del passato, apparecchiature elettriche e documentazioni, databili nella prima metà del secolo scorso. Costante è la sua attività (ricordiamo per ultimo la presentazione del Calendario 2020, distribuito in 500 copie, presso l’Auditorium del Castello di Mesagne il 30 novembre scorso) avvalendosi di tecnici e personalità esperte annoverati tra docenti e ricercatori universitari che tra semplici studiosi.

L’Associazione è disponibile, su appuntamento (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) a mostrare agli interessati come Mesagne agli inizi del 1900 abbia influito, con la sua piccola storia nell’energia elettrica, con La Luce giustappunto, al progresso sociale e   culturale.

Per chi non ha avuto l’opportunità di essere in possesso della copia cartacea del Calendario 2020 (ormai pressoché esaurito), può sfogliarlo virtualmente collegandosi al sito della associazione.

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