In primo piano ancora la vicenda del "Connubio".

Sul doloroso problema che affligge i proprietari del ristorante enoteca “Il Connubio”, sgomberati sia dalla propria abitazione sia dai locali dell'attività lavorativa in seguito al dissesto idrogeologico del centro storico, l'istituzione comunale continua a non fornire una risposta formale. I partiti politici sembrano disinteressarsi. Soltanto la corrente renziana del Partito Democratico, finora distintasi per sortite presuntuose (il reiterato post sulla loro pagina Facebook indirizzato al primo cittadino «Scoditti chi?» resta un must per volgarità), si è presa la briga negli scorsi giorni di chiedere ed ottenere un confronto con Antonio Dellomonaco e Simona Passero, restati senza casa e senza lavoro dallo scorso 24 gennaio.

Così i giovani radunatisi nel comitato “Mesagne cambia verso” prendono utile posizione a mezzo stampa: «Le ordinanze di sgombero a seguito dei problemi dovuti al dissesto idrogeologico del nostro centro storico lasciano, oltre ai danni materiali alle strutture, anche un vuoto nella vita delle persone, a cui la politica deve risposte. Chiediamo pertanto, da cittadini innamorati della politica, un intervento urgente per dare finalmente una risposta a quella richiesta protocollata il 30 gennaio al Comune di Mesagne dal gestore del ristorante “Il Connubio”. Con tale richiesta, il gestore sprona il Comune di Mesagne a chiedere l’utilizzo momentaneo del frantoio ipogeo, sito proprio nelle vicinanze del suo locale.

Dopo l'incontro che abbiamo tenuto con Antonio Dellomonaco (gestore de Il Connubio), lamentiamo con forza il silenzio dell'amministrazione comunale e degli assessori tutti, nonché di quelli competenti al ramo. Nonostante l’esplicita richiesta del PD di rispondere in tempi stretti, ad oggi non è stata ancora fornita alcuna risposta, positiva o negativa che sia; una risposta a una legittima richiesta di un nostro concittadino. In attesa che si stabiliscano le responsabilità, non possiamo permettere che a pagare siano gli esercenti, i cittadini e i residenti della zona; per questo chiediamo che sia posta, con urgenza all'ordine del giorno della prossima giunta comunale, la verifica della possibilità di concessione in uso del frantoio ipogeo al gestore del ristorante, ponendo così fine ad una attesa protrattasi già troppo a lungo, che sfregia il rispetto dovuto ai lavoratori e agli esercenti.

Questi sono i temi sui quali vogliamo che si faccia chiarezza, perché siamo desiderosi di una politica rinnovata e pronta a dare risposte».

g.florio

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