Attività Carabinieri 21.10.2020: Otuni, Oria, Latiano

Ecco il comunicato:

 

Ostuni. Deve espiare quattro mesi di reclusione, per furto, arrestato.

I Carabinieri della Stazione di Ostuni hanno arrestato Anglani Francesco, 45enne del luogo, poiché colpito da “ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare”,  emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi - Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di 4 mesi di reclusione, in relazione al reato di furto aggravato commesso in quel comune nell’anno 2009. L’arrestato al termine formalità di rito è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare, come disposto dall’autorità giudiziaria.

 

Oria. Colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione, deve espiare 9 anni e 10 mesi di reclusione, arrestato

I Carabinieri della Stazione di Oria hanno arrestato a Ginosa (TA), Nigro Roberto, 52enne del luogo, poiché colpito da "ordine di esecuzione per la carcerazione" emesso il 19 ottobre scorso, dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso Tribunale Brindisi, dovendo espiare la pena residua di anni nove e mesi 10 di reclusione, per rapina aggravata, ricettazione, porto abusivo armi, incendio e spaccio sostanze stupefacenti, commessi in Brindisi nell’anno 2017. L’arrestato, al termine delle formalità rito, è stato tradotto presso Casa Circondariale di Brindisi, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

 

Latiano. deve scontare 11 anni e 3 mesi di reclusione, arrestato

I Carabinieri della Stazione di Latiano hanno arrestato un 25enne del luogo, in esecuzione di un ordine per la carcerazione, emesso il 15 ottobre scorso, dal Tribunale dei Minorenni di Lecce, attualmente in regime di arresti domiciliari, dovendo espiare la pena residua di anni undici, mesi 3 e giorni 27 di reclusione, per resistenza e oltraggio a P.U., rapina e ricettazione, commessi in Brindisi, Bari e Lecce negli anni 2012, 2013, 2014 e 2020. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto in regime di detenzione domiciliare presso una comunità di recupero, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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