Tap: serrata dialettica tra Amati e M5S

Su Tap almeno Salvini non difetta in chiarezza e probabilmente mette fine alla girandola di opinioni del ministro Lezzi, impartendo di fatto l’ordine ai Cinque stelle pugliesi di togliere il cartello ‘Melendugno libera’ affisso sulle vetrate del Consiglio regionale”.

 

Così Fabiano Amati, presidente della Commissione regionale bilancio commentando le dichiarazioni odierne del ministro Salvini su Tav, Tap, Pedemontana, Terzo Valico.

“Se non si trattasse degli interessi del Paese sarebbe pure divertente assistere a questa giostra. Devo però ammettere che Salvini, piaccia o meno, non difetta in chiarezza, a differenza dei tentennatori extra lusso”.

Questa la nota di risposta del Gruppo consiliare M5S.

“Siamo consapevoli che il 27 luglio il caldo e la stanchezza possano giocare brutti scherzi alla serenità di qualcuno e tra questi ci sentiamo certamente di annoverare il consigliere Fabiano Amati il cui impegno nello scrivere comunicati è onestamente ammirevole. Oggi, ad esempio, leggiamo in una sua ennesima nota “creativa” che Salvini ci avrebbe ordinato, non si sa bene dove o quando, di togliere cartelli (eppure sono tutti dov’erano); eppure, il Ministro dell’Interno ha solo confermato che è in corso l’analisi costi benefici nella quale, come sottolineato dal ministro Lezzi, “gli faremo presente che non è una mera questione di quattro piante da spostare” e torneremo a ribadire la nostra posizione di contrarietà al gasdotto. D’altronde porre rimedio a tutti i disastri combinati in decenni dagli esperti (in disastri) del PD non è cosa da poco.

Non ce ne voglia il consigliere Amati, leggiamo sempre con estrema simpatia le sue piccanti e ironiche note che, dobbiamo ammetterlo, ci alleggeriscono le giornate passate a lavorare per i cittadini; non a caso, e Amati ce ne dovrà dare atto, nel 99% dei casi non gli rispondiamo nemmeno per non rovinargli il piacere di sfogare tutto il suo evidente rancore da quando il M5S è al Governo del Paese, il suo PD cade a pezzi sia in Italia che in Puglia e lui rimane l’unico renziano convinto d’Italia. Addirittura, ironia della sorte, nella nostra regione proprio nella Commissione che presiede, solo qualche giorno fa la maggioranza di cui fa parte (almeno sulla carta visti i suoi numerosi e neanche troppo nascosti tentativi di opposizione interna al governatore Emiliano) ha bocciato l’assestamento di bilancio. Se a questo aggiungiamo che nel corso della nostra conferenza stampa sugli scandali della nuova sede del Consiglio regionale, abbiamo anche sottolineato il suo ruolo di assessore alle opere pubbliche nella Giunta Vendola, ci rendiamo conto di quanto sia davvero necessario non infierire in questo periodo complicato.

Ci si permetta solo di far notare (come è stato giustamente fatto notare a noi in passato), all’ennesima nota squisitamente politica nella quale leggiamo il consigliere Amati firmarsi come “Presidente della Commissione Bilancio”, che il presidente di una Commissione è una figura di garanzia per tutti i gruppi politici dunque in queste occasioni il consigliere Amati farebbe bene a distinguere il suo ruolo di presidente da quello di consigliere PD. Parafrasando quanto dichiarato da un suo collega di partito in passato ricordiamo che “nell’articolo 54 della Costituzione chi detiene funzioni pubbliche deve svolgere il proprio compito ‘con disciplina e onore’ cosa che ci sembra venuta meno vista la caduta di stile registrata non solo in questa, ma in ripetute occasioni”.

Questa la controreplica del consigliere PD al comunicato del gruppo 5S su Tap e Salvini.

“Toccati nel vivo i colleghi 5S se la prendono con lo specchio, una dichiarazioni stampa, e non con la loro faccia storta, le bugie dette in campagna elettorale. Un bel percorso: da blocchiamo Tap in 15 giorni a valutiamo costi e benefici.

Una risposta nervosa e risentita, scritta dai maestri della comunicazione stampa social o fake come attività esclusiva, evocando disciplina e onore, dopo che per anni hanno passato le giornate nel vaffa per tutti, nelle sceneggiate social per qualche voto in più e nel triturare la vita degli altri a dispetto di ogni senso elementare di dignità, onore e umanità.

Oggi si risentono sol perché non sanno come uscire dal labirinto delle loro bugie.

Vogliono forse convincerci con la fake che la colpa per le loro bugie è una comunicato stampa che le ricorda? Se è così basta dirlo; sono già pronti diversi signori con il camice bianco con l’abbottonatura dietro, altro che caldo”.

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