Verità per Giulio Regeni, Abaterusso - Vizzino (LeU/I Progressisti):

“Una mozione in Consiglio regionale per tenere alta l’attenzione sulla richiesta di verità”

 

Tenere alta l'attenzione sulla richiesta di verità sull’arresto, la sparizione, la tortura e l’omicidio di Giulio Regeni, il giovane dottorando dell’Università di Cambridge, scomparso a Il Cairo il 25 gennaio 2016 e il cui corpo è stato ritrovato senza vita il 3 febbraio 2016 con chiari ed evidenti segni di tortura; esporre nuovamente lo striscione giallo con la scritta “Verità per Giulio Regeni” sulla facciata del palazzo della Presidenza della Regione Puglia; manifestare l’impegno della Regione Puglia contro ogni forma di tortura e violazione dei diritti umani, come quella che ha riguardato Giulio Regeni, in tutte le forme: patrocinando e/o organizzando iniziative di sensibilizzazione sul tema, partecipando e/o aderendo a campagne; sollecitare il Governo italiano e il Ministro degli Esteri affinché non cessi lo sforzo per far piena luce sulla morte di Giulio Regeni; trasmettere questa mozione a tutti i Comuni della Puglia, invitandoli ad approvare il medesimo nei rispettivi Consigli comunali.

È quello che chiedono Ernesto Abaterusso e Mauro Vizzino del Gruppo consiliare LeU/I Progressisti in Regione Puglia con una mozione presentata oggi in Consiglio regionale.

“Non possiamo permettere – spiegano Abaterusso e Vizzino – che l’angosciosa vicenda di Giulio Regeni cada nell’oblio. La Puglia, regione che vanta una lunga e consolidata tradizione di rispetto dei diritti, dell’accoglienza e della solidarietà, ha il dovere di impegnarsi, pur nel suo piccolo, a far emergere la verità sulle cause che hanno portato alla morte del giovane ricercatore italiano. Ecco perché sentiamo il dovere di sollecitare il Presidente Emiliano e la Giunta regionale a non abbassare la guardia e a rinnovare l’adesione alla campagna di Amnesty International. Ci piacerebbe che tutte le amministrazioni comunali di Puglia adottassero questa nostra mozione ed esponessero sulle facciate dei comuni lo striscione “Verità per Giulio Regeni”. Dalla Puglia si lancerebbe così un bel segnale per chiedere a tutti il giusto impegno per giungere alla verità”.

 MOZIONE

Il Consiglio Regionale della Puglia

Premesso che:

-Il 3 febbraio 2016 in Egitto, presso Giza, all’estrema periferia del Cairo, è stato rinvenuto il corpo senza vita di Giulio Regeni, ricercatore e dottorando italiano di ventotto anni, scomparso in circostanze misteriose dalla capitale egiziana il 25 gennaio 2016;

-Giulio Regeni si trovava dal settembre 2015 in Egitto per compiere una ricerca, in qualità di dottorando dell’Università di Cambridge (Regno Unito), sui sindacati indipendenti presenti nel paese nel periodo successivo alla fine del governo di Hosni Mubarak;

-Il 25 gennaio 2016, in un clima di forte tensione per il quinto anniversario della “Rivoluzione del 25 gennaio” e delle proteste che portarono alle dimissioni del presidente egiziano Mubarak, Giulio Regeni è uscito di casa al Cairo per raggiungere i suoi amici a una festa di compleanno, dove non è mai arrivato;

-Come accertato dall’autopsia, il corpo di Giulio Regeni presentava chiari segni di tortura.

Considerato che:

-Le autorità egiziane hanno fin da subito fornito versioni contrastanti, mettendo in atto evidenti tentativi di depistaggio al punto da attribuire la morte di Regeni prima ad un “incidente”, e poi arrivando addirittura a non escludere “la pista (…) criminale o di vendetta personale”.

Rilevato che:

-Esiste il fondato rischio che con il passare del tempo la ricostruzione su quanto realmente accaduto a Giulio Regeni diventi sempre più complicata e, con essa, l’individuazione dei responsabili, a qualunque livello siano, della sua morte;

-l’ONG “Amnesty International” ha lanciato la campagna “Verità per Giulio Regeni” con l’obiettivo di evitare che l’omicidio del giovane ricercatore italiano cada nell’oblio. Campagna alla quale la Regione Puglia ha aderito già nel 2016 esponendo sulla facciata della sede della Presidenza uno striscione.

Preso atto che:

-Il desiderio di verità e giustizia costantemente manifestato dalla famiglia di Giulio Regeni è pienamente condiviso dalla società civile così come dalla nostra Regione;

-le Istituzioni italiane hanno il dovere di lavorare alla ricerca della verità su quanto accaduto ad un proprio cittadino soggiornante in un Paese estero per motivi di studio e di ricerca nonché farsi carico della difesa dei diritti umani nel mondo.

Tanto premesso e considerato, impegna il Presidente della Giunta regionale a:

-Tenere alta l'attenzione sulla richiesta di verità per l'arresto, la sparizione, la tortura e l'omicidio di Giulio Regeni e onorarne la memoria;

-esporre nuovamente uno striscione sulla facciata della sede della Presidenza della Regione Puglia con la scritta “Verità per Giulio Regeni” e darne diffusione tramite il sito internet istituzionale;

-manifestare l’impegno dell’istituzione regionale contro ogni forma di tortura e violazione dei diritti umani, come quella che ha riguardato Giulio Regeni, nelle più diverse forme: patrocinando e/o organizzando iniziative di sensibilizzazione sul tema, partecipando e/o aderendo a campagne;

-sollecitare il Governo italiano e il Ministro degli Esteri, anche inviando questa mozione, affinché non cessi lo sforzo per far piena luce sulla morte di Giulio Regeni;

-trasmettere questa mozione al Presidente della Camera e al Presidente del Senato per sollecitare il Parlamento a tenere alta l’attenzione sul tema;

-trasmettere questa mozione a tutti i Comuni della Puglia, invitandoli ad approvare il medesimo nei rispettivi Consigli comunali.

Ernesto Abaterusso

   Mauro Vizzino

Bari, 27 settembre 2019              

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego in conformità della nostra Cookie Policy.