Liberi tutti (Tolleranza zero)

Nel leggere le novità sulle testate locali, oggi domenica 10 marzo, mi ha colpito l’articolo dal titolo “Rosanna Saracino tutta un’altra storia”.

Nella descrizione della cronaca riservata alla presentazione della coalizione di centrosinistra si legge testualmente:

Al suo fianco il candidato vice sindaco Alessandro De Nitto, il segretario politico del Partito Democratico Francesco Rogoli, Vito Lenoci per la lista “Liberti tutti” e Giovanni Galeone per la lista Mesagne Progressista.

Nella Roma antica, un liberto era uno schiavo affrancato, che generalmente continuava a vivere nella casa del Patronus e aveva nei suoi confronti doveri di rispetto e obblighi di natura economica.

Il lapsus freudiano è sempre dietro l’angolo; pur tenendo presente che il termine “liberti” sia stato usato involontariamente c’è da dire che il gruppo Lenoci si è affrancato “spintaneamente” (sic!), non continua a vivere in casa di chi si considerava il Patronus, né ritiene di aver nei suoi confronti doveri di rispetto e obblighi di natura economica.

Per tali motivi è proprio azzeccato il nome dato al gruppo di Vito Lenoci (e di Pompeo Molfetta)  “Liberi tutti” e non “Liberti tutti”!

Tolleranza zero

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