E Sel domani ... e sottolineo Sel!

Un tempo i partiti politici erano non solo il luogo dell'idem sentire et volle ma anche una concreta possibilità di incontrare persone che riuscivano ad analizzare, al meglio, la situazione politico amministrativa e quanto accadeva a Roma.

Il più delle volte erano tentativi, mere ipotesi, supposizioni sulla base di notizie che provenivano da più parti ed attraverso i riscontri i comportamenti dei responsabili politici si riusciva ad intuire quello che poteva essere l'immediato futuro.

Ora è tutto affidato al web, e chi non smanetta in Internet, soprattutto nei social network, rimane tagliato fuori e totalmente ignorante rispetto agli avvenimenti politici.

 

Gradiremmo, al momento e soprattutto non esistendo altre possibilità, elaborare con molta umiltà, una analisi rispetto a quanto si sa, si conosce, si è sentito dire nell'immediato passato e produrre in modo umile e disinteressato una delle possibili e probabili ipotesi di ipotetici nuovi assetti futuri politici in ambito nazionale e locale elimitatamente ad una parte partitica.

La legge elettorale, ossia l'Italicum, è una cosa fortemente compromissoria, nata da interessi peculiari sia di Renzi che di Berlusconi. E la percentuale di esclusione per le piccole formazioni, il 4,5% permette a Berlusconi di tenere sotto controllo la Lega Nord ed al Pd di gestire tutta la sinistra (Sel compreso).

I sondaggi non offrono molte chanches a Vendola che si aggira tra il 3,0 al 3,9% da molte settimane e, permanendo così le cose, sono molte le possibilità che, quella in corso, oltre ad essere l'ultima legislatura per la Regione Puglia come Governatore potrebbe essere l'ultima come presenza del Sel in Parlamento.

Se ricordate prima della scelta Letta che ha sancito l'accordo governativo con Forza Italia si parlava di una confluenza di Sel nel Pd, esperienza chiusa prima del nascere proprio per l'evoluzione politica che si registrò.

Ma oggi con l'Italicum le cose cominciano a diventare molto difficili e le prossime elezioni politiche europee del 25 maggio saranno il termometro della situazione. Sel ha scelto di fare unitamente a Rifondazione l'esperienza con la grecia di Tsipras e piazzare qualche proprio parlamentare in Europa. Sarà molto importante vedere la percentuale che raggiungerà questo gruppo per poi valutare le possibili conseguenze politiche.

Ma i sondaggi, al momento non sono favorevoli e la percentuale del 4,5% ovviamente da considerare in prospettiva le le politiche italiane, difficilmente sarà raggiunta. Ed a quel punto per Vendola si pone la questione o confluire oppure subire “l'operazione Veltroni” che disse ai partiti minori di correre da soli liberandosi dei vari Bertinotti, Diliberto, Ferrero e dei socialisti come Bobo Craxi.

Se questa è la realtà nazionale, qualcuno comincia a chiedersi come potrebbe essere la situazione in Mesagne, dove Sel vanta una cospicua presenza di Sel ed un parlamentare con l'on. Toni Matarrelli.

Sel, nonostante il quasi silenzio stampa, ha posto in essere nello scorso fine dicembre una operazione amministrativa ovviamente fatta passare per decisione unilaterale del Sindaco Franco Scoditti. Così è stata defenestrata l'Assessore Maria De Guido con una semplice telefonata del Sindaco il quale nel comunicare al suo Assessore la decisione diceva solo che “queste cose in politica succedono”. Nessuna giustificazione per la scelta e per l'estromissione e nessun cenno di savoir fare. Maria De Guido insieme all'altro giovane Zezza è stata messa alla porta e possiamo dire anche in termini discutibili. Non si sa cosa sia successo in Sel, ma qualcuno ha detto che non c'è stato dibattito prima di questa scelta e neanche doposisono registrati interventi chiarificatori. Si vocifera che Maria De Guido si sia autosospesa da Sel ma se si chiede agli addetti ai lavori nessuno smentisce e nessuno conferma.

Degli avvenimenti dello scorso dicembre alcuni ritengono che tali scelte siano state opera dell'on. Matarrelli ma alcune cose lasciano presupporre che così non sembra essere stato ed una conferma viene proprio dalla notte di Capodanno quando Toni Matarrelli inviò con molto calore i suoi auguri oltre che agli amici anche ai suoi collaboratori ed in termini sofferti e contratti. Il defenestramento della De Guido, in definitiva, potrebbe essere stato agevolato emolto probabilmente voluto da altro maggiorente del Sel ed i sospetti maggiori si rivolgono verso chi spera in un futuro locale da protagonista.

Detto questo per una analisi più completa sul nostro taccuino registriamo una profonda insodisfazione dell'on. Matarrelli per i lavoro svolto dai propri colonnelli nell'Amministrazione comunale, al punto tale che negli ultimi giorni alcune scelte amministrative sono state stigmatizzate dallo stesso Matarrelli. Qualcosa di grosso, con molta probabilità gravita nell'aria.

Se il partito Sel si scioglie Toni Matarrelli dovrà fare le sue scelte. I rapporti con Nicki Vendola pare non siano così idilliaci come un tempo e da fedele scudiero Toni, assaporando l'aria romana, probabilmente mira a fortificare la sua posizione cercando anche di renderla accettabile e quanto meno coerente con le proprie idee.

I rumors romani parlano di un buon dialogo che si è instaurato negli ultimi tempi tra l'onorevole mesagnese e Pippo Civati: convergenze di idee per una sinistra diversa, fuori dall'abbraccio ritenuto antistorico di Renzi con Berlusconi in una minoranza del Pd che è in linea con le sensazioni e le emozioni dei giovani militanti presenti anche se in modo sparuto nelle sezioni del Pd.

Una tale evenienza potrebbe verificarsi dopo le europee, atteso che il Pd nel proprio regolamento prevede un anno senza nomine per chi viene da altri partiti, periodo idoneo poi per essere pronti alla campagna elettorale delle politiche italiane. E Civati avrà diritto ad un certo numero di presenze nelle liste elettorali come minoranza del Pd in una provincia quella brindisina, cenerentola del Salento con figure politiche poche rappresentative.

Non solo. Ma l'ipotetico passaggio nel Pd non potrebbe garantire la confluenza di qualche integralista che rimarrebbe emarginato da operazioni di tal genere e, questo sarebbe di estremo gradimento, ossia una ricompensa per qualche colonnello che anziché lavorare per il partito ha cercato, senza per altro ottenerla, una “importanza personale” attraverso la forma aldi là dei contenuti operativi.

Un tempo nei partiti si facevano queste analisi e nella DC andreottiana Giulio Ottavo (tanti i suoi governi) esclamò che “a pensar male è peccato, ma qualche volta si azzecca!”.

Non ci rimane che aspettare. Probabilmente non si avvererà nulla di quanto detto innanzi ma ci auguriamo che molti osservatori politici locali faranno più attenzione ai messaggi sui social network e potranno farsi un'idea di quanto potrebbe avvenire.

E se Atene piange, Sparta non ride.

A Mesagne la situazione della destra è veramente peculiare. Ma questa è un'altra storia e ne parleremo in seguito.

 

Tolleranza zero.

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