Danzica 1939 - Ucraina 2015 (di Homo videns).

La settimana scorsa è accaduta qualche cosa che i giornali e le TV hanno completamente ignorato: la Russia ha invaso l’Ucraina.

 

Lo abbiamo capito dopo, quando all’improvviso il presidente francese Hollande e la cancelliera tedesca Merkel sono volati a Mosca. Solo allora, timidamente, i giornali e le TV italiane hanno dato qualche notizia sugli Ucraini in fuga dalle zone di guerra, sui bambini nascosti nelle cantine, sulle colonne di carri armati russi in splendida avanzata.

         Ma è stato solo uno sprazzo in un panorama giornalistico tutto concentrato sulla tenuta del “Patto del Nazzareno”, sulle mosse di Berlusconi o di Fitto, sulle conseguenti battute (facili) di Renzi e dei suoi collaboratori.  

         Da questo provincialismo si è salvata solo la (eroica) Lucia Goracci, che ci ha fatto vedere le macerie delle città ucraine bombardate dalle armi russe, i carri armati ucraini bruciati, le donne piangenti per la loro triste sorte di profughi.

         Per giorni, sia Renzi che la Mogherini hanno taciuto, poi hanno aperto timidamente la bocca per dire che “la questione ucraina ha solo una soluzione diplomatica”. Tradotto in lingua popolana significa che non possiamo fare la guerra alla Russia. Bella scoperta!  E poi?

         Si sapeva già sei mesi fa che la Russia non si sarebbe fermata di fronte alle diplomazie. Putin sa bene che nessuno può opporsi alla sua tracotanza; ne ha avuto la conferma quando ha occupato la Crimea senza che nessuno prendesse seri provvedimenti. E, con un referendum-farsa, ha annesso la Crimea alla Russia. Quando ha visto che la cosidetta Europa non reagiva, ha soffiato sul fuoco dei secessionisti della Ucraina orientale, quella confinante con la Russia.

         Il mondo libero ha reagito con le “sanzioni economiche”, con l’obiettivo di colpire la Russia negli interessi economici. Il danno si è riversato anche su molte imprese italiane ed europee che avevano scambi economici con la Russia. Bisognava che i Governi prendessero delle misure di sostegno a queste imprese; invece silenzio. Anzi, Berlusconi ha dichiarato che le sanzioni economiche erano ingiuste, Salvini è andato da Putin a esprimergli solidarietà.

 

Ma facciamo un passo indietro. Il 1° settembre 1939 Hitler invase la Polonia, e diede inizio alla seconda guerra mondiale. Il pretesto era di riprendersi il “corridoio di Danzica”, un territorio che era conteso (da oltre un secolo), fra Germania e Polonia. Alla fine della Grande Guerra, la Polonia aveva ottenuto lo sbocco al Mar Baltico, con il detto corridoio, e Danzica era stata dichiarata città autonoma.

Hitler aveva cominciato a rivendicare Danzica sin dalla fine del 1938, dando così attuazione pratica a quanto aveva scritto nel Mein Kampf, ossia la creazione di una Grande Germania, a spese della Polonia e dei paesi dell’est europeo.

I primi mesi del 1939 andarono avanti con l’invasione della Cecoslovacchia da parte di Hitler, mentre la Francia e l’Inghilterra esprimevano solidarietà alla Polonia, minacciavano Hitler di ritorsioni, si riunivano qua e là. Proprio come oggi.

Nel frattempo, la Russia taceva, benché fosse il paese più concretamente minacciato dall’espansionismo tedesco. Taceva, anche di fronte alle chiamate di Francia e Inghilterra. Poi, il 25 agosto fu reso pubblico il famoso patto Molotov-Ribbentrop, di non-aggressione tra Germania e Russia.

Quando Hitler invase la Polonia da Ovest, la Russia la invase da Est; e divenne pubblico il contenuto reale di quel patto.

 

Fare dei parallelismi con la situazione attuale in Ucraina e la situazione del 1939 sarebbe fuorviante. Ma oggi forse è peggio!

Per i seguenti motivi.

1-Intanto, nel 1939 non esisteva l’Unione Europea. Anche oggi è come se non esistesse; infatti, ogni singolo Paese và per conto suo, tanto che Francia e Germania si sono mossi da soli. Perché non hanno invitato Renzi? Ma perché non si fidano di lui! Renzi è talmente appiattito sulla sudditanza verso Putin, che gli altri neanche se lo filano; in pratica lo hanno irriso, come facevano con Berlusconi.

Idem con la Mogherini, che dovrebbe essere la più alta espressione della politica estera europea; neanche la vedono.

2-Putin l’anno scorso si è annesso la Crimea, parte integrante dell’Ucraina, senza colpo ferire. È come se qualcuno si annettesse la Sicilia; e noi zitti! Ma l’Ucraina, dopo democratiche elezioni, aveva chiesto di far parte dell’Unione Europea, e tutti avevano acconsentito, compresa l’Italia.

3-L’anno scorso, i separatisti russi hanno abbattuto un aereo civile olandese; Renzi neanche andò al funerale; ed era il presidente dell’Europa!

4-Il presidente ucraino Poroshenko, la settimana scorsa, è andato in TV ed ha mostrato i documenti sequestrati ai soldati russi catturati dall’esercito ucraino; dicendo: “… vedete? I russi ci hanno invaso, che altra prova volete?”

Sia Renzi che la Mogherini hanno fatto “orecchie da mercante”. Come sempre, l’Italia, quinta-sesta potenza mondiale, rimane a guardare. Ma questo, visto dagli altri Paesi europei, significa accondiscendenza.

         5-La potenza dei mezzi di comunicazione oggi è cento volte maggiore del 1939; ma essi ci stanno informando col contagocce (salvo poche, eroiche, eccezioni). Il sistema dei media è colonizzato da Renzi e company; l’Europa brucia e loro continuano a servirci la telenovela del nazzareno.

         6-Ancora una volta, tutti aspettano che sia l’America a toglierci le castagne dal fuoco.

Ora, di fronte a questi gravi avvenimenti, si resta con la bocca amara, con i crampi allo stomaco. Il Governo italiano segue la politica dello struzzo. Il Partito Democratico segue la politica dello struzzo. La stampa segue la politica dello struzzo. Forza Italia e Lega solidarizzano con Putin. Non è un bel vedere!

                                                                      Homo Videns

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