Io, PUT-LER, adesso vi dico chi sono io (di Homo Videns)

E se non vi piace, le buscate anche voi!

Se vogliamo capire la logica aberrante che muove la folle guerra scatenata da Putin, la cosa migliore da fare è di ascoltare le sue stesse parole. Questo nuovo Hitler ha espresso la sua dottrina in un lungo testo pubblicato il 12 luglio 2021, intitolato Sull’unità storica di Russi e Ucraini”. Sostiene Putler, che già con la rivoluzione russa del 1917 la Russia era stata derubata di vari territori che erano stati dati alla Polonia, alla Lituania, alla Romania, all’Ungheria, alla Cecoslovacchia. Aggiunge Putler, che ciò era avvenuto per colpa di Lenin, il quale aveva sottoscritto una indegna resa alla Germania, col trattato di Brest-Litovsk. Lo stesso Lenin aveva creato l’Ucraina come Stato indipendente, sottraendola alla Madre Russia. In quella stessa occasione, sostiene Putler, la Crimea era stata annessa indebitamente all’Ucraina.

Sostiene Putler che nel 1939 le cose erano state rimesse un po’ a posto, con il trattato di spartizione della Polonia tra Hitler e Stalin. Sostiene Putler che le cose furono rimesse completamente a posto alla fine della seconda Guerra Mondiale, con la creazione delle due sfere di influenza e il predominio dell’URSS sull’Europa Orientale.

Sostiene, ancora, Putler che nel 1991-93, con la fine dell’URSS, la Russia era stata di nuovo derubata di territori che erano stati dati nuovamente alla Polonia, alla Lituania, alla Romania, all’Ungheria, alla Cecoslovacchia. Soprattutto, la Russia era stata derubata dell’Ucraina, che soltanto Lenin aveva reso indipendente; ma prima del 1917, parole di Putler, non esisteva come Entità autonoma. Nella Costituzione sovietica, il criminale Lenin – sostiene Putler – scrisse il principio della libera adesione e della libera uscita dall’URSS. Principio che è stato rispettato erroneamente da Gorbaciov, sostiene Putler, dopo il crollo dell’URSS, nel 1991-93. Perciò, nel 2014, correggendo gli errori di Lenin, la Crimea era stata staccata dall’Ucraina e riportata nella Grande Madre Russia.

Il 12 luglio 2021, Putin ha scritto tutte queste cose, ha messo nero su bianco la sua dottrina; e nei mesi seguenti le ha notificate all’Unione Europea e alla NATO. In sostanza, ha detto Putler: “La sovranità dei paesi confinanti con la Russia è possibile solo e soltanto nella misura che piace a me”, perciò: “non accettate l’Ucraina nell’Unione Europea; e non fatela entrare nella NATO”.

Mentre tutti noi eravamo impegnati a combattere il covid, Putin aveva ingaggiato una battaglia diplomatica su questi temi. Molto probabilmente, i frequenti incontri tra i leader europei, americani e russi (che adesso ricordiamo vagamente), avevano questi temi all’ordine del giorno. Ma nessuno pensava che Putin sarebbe passato dalle parole ai fatti. Similmente, nel 1938 nessuno pensava che Hitler avrebbe invaso la Cecoslovacchia, per prendersi i Sudeti; e nel 1939 la Polonia.

Nessuno pensava che la Crimea era soltanto il primo passo.

Nessuno pensava che davvero Putin voleva sconvolgere gli equilibri europei, rimettere in discussione la libertà dei paesi dell’Europa dell’Est, per tornare alla Grande Madre Russia di prima del 1991; non solo, la sua idea di fondo è di tornare a prima della rivoluzione bolscevica, a prima del 1917, all’impero zarista. Ma potevamo pensare che, per queste idee pazzesche, Putin avrebbe messo in discussione la pace in Europa?

Tutti, anche noi semplici cittadini, ignari di tutto quello che stava avvenendo, eravamo tranquilli. Potevamo anche essere informati della propaganda russa sulla Nato; ma in fin dei conti, ciò che chiedeva Putin era stato concesso: l’Ucraina non faceva parte né dell’Unione Europea, né della Nato. Ma a Putin non bastava la situazione di fatto; la Nato era solo una scusa.

Il 21 febbraio scorso Putin ha gettato la maschera, ha ripetuto gli stessi concetti, sostenendo che la Russia era in pericolo di essere invasa dall’Ucraina, tramite la regione separatista del Donbass; e, il 24 febbraio, come un novello Hitler, con la dichiarazione di guerra all’Ucraina, ha messo in praticai suoi progetti. In realtà ha dichiarato la guerra all’Europa, anche a noi Italiani. Le operazioni militari hanno messo in chiaro che l’obiettivo non era difendere le fantomatiche repubbliche del Donbass, ma arrivare a Kiev, deporre il governo Zelenskj democraticamente eletto e metterci un suo fantoccio.

Nel 1956 Stalin invase l’Ungheria, giustificandola come una richiesta da parte del governo ungherese; nel 1968 Breznev invase la Cecoslovacchia, giustificandola come un pericolo per la Russia. Erano atti giustificati (se così possiamo dire) soltanto dalla divisione dell’Europa in due blocchi.

Oggi siamo in una situazione peggiore: non ci sono i due blocchi, e Putin ha scatenato una guerra in Europa, dopo 76 anni di pace, facendosi chiamare in soccorso da due repubblichine create appositamente da lui (e lo ha trasmesso spudoratamente in diretta TV). Ecco: queste le sue parole:

1) Il Mein Kampf di Vladimir Putin (12 luglio 2021)

Dall’articolo Sull’unità storica di Russi e Ucraini

… Nel periodo tra le due guerre, il governo polacco lanciò un'attiva politica di reinsediamento, cercando di cambiare la composizione etnica nella "Kresy orientale": così venivano chiamati in Polonia i territori dell'attuale Ucraina occidentale, della Bielorussia occidentale e parte della Lituania. Fu attuata una grave polonizzazione, la cultura e le tradizioni locali furono soppresse.

Nel 1939, le terre precedentemente conquistate dalla Polonia furono restituite all'URSS [da Hitler - nota di redazione]

… Nel testo della Dichiarazione sulla formazione dell'URSS, e poi nella Costituzione dell'URSS del 1924, è stato introdotto il diritto alla libera secessione delle repubbliche dall'Unione. Così, la più pericolosa "bomba a orologeria" è stata posta alla base della nostra statualità. È esplosa non appena il meccanismo di sicurezza è scomparso sotto forma del ruolo guida del PCUS, che alla fine è andato a pezzi dall'interno.

… Pertanto, l'Ucraina moderna è interamente frutto dell'ingegno dell'era sovietica. Sappiamo e ricordiamo che in larga misura è stato creato a spese della Russia storica.

…Una cosa è chiara: la Russia è stata effettivamente derubata.

2) Discorso televisivo del 21 febbraio 2021 - Parole di Vladimir Putin

…Lasciatemi iniziare con il fatto che l’Ucraina moderna è stata creata interamente dalla Russia, o più precisamente, dalla Russia bolscevica e comunista. Il processo iniziò quasi immediatamente dopo la Rivoluzione del 1917, e Lenin e i suoi soci lo fecero in modo molto crudo alla Russia stessa – con la secessione, strappando parte dei propri territori storici.

[negli anni ‘90] …la direzione del PCUS – invece di analizzare profondamente la situazione, prendere misure adeguate, soprattutto nell’economia, così come una graduale, ponderata, deliberata trasformazione del sistema politico e della struttura statale – si limitò a una vera e propria verbosità sul ripristino del principio leninista di autodeterminazione nazionale.

…L’intero scopo della cosiddetta scelta di civiltà filo-occidentale del governo oligarchico ucraino non era e non è quello di creare condizioni migliori per il benessere del popolo, ma piuttosto di servire servilmente i rivali geopolitici della Russia, mantenendo i miliardi di dollari rubati agli ucraini e nascosti dagli oligarchi nei conti bancari occidentali. [ma erano i suoi amici, Yanukovitch e company]

3) Discorso televisivo del 24 febbraio [il giorno della guerra] - Parole di Vladimir Putin

Era il 1941 e l’URSS cercava di prevenire o almeno ritardare l’inizio della guerra, non provocando il potenziale aggressore. Non servì a nulla e il 22 giugno la Germania nazista, senza dichiarare guerra, ci invase. Allora riuscimmo a fermare l’avanzata del nemico, schiacciandolo, a un costo umano però elevatissimo. Dunque il tentativo di placare gli aggressori alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale si è rivelato un errore che è costato caro alle nostre persone. Non faremo lo stesso errore una seconda volta.

… c’è una vera minaccia alla nostra porta, e rappresenta un pericolo per i nostri interessi e per l’esistenza stessa del nostro Paese. C’è in gioco la sovranità della Russia. La linea rossa, citata diverse volta, è stata superata. Loro l’hanno superata.

Loro si stanno preparando e aspettano il momento giusto per attaccare. Non lasceremo che accada come nel 1941.

…Non abbiamo altro modo per proteggerci, diverso da quello che useremo oggi. La circostanza ci impone un’azione immediata. Le Repubbliche popolari del Donbass si sono rivolte alla Russia con una richiesta di assistenza. A questo proposito, ai sensi dell’articolo 51 della parte 7 della Carta delle Nazioni Unite, con l’approvazione del Consiglio della Federazione russa e in applicazione dei trattati di amicizia e assistenza reciproca ratificati dall’Assemblea federale il 22 febbraio di quest’anno con la Repubblica popolare di Donetsk e Repubblica popolare di Luhansk, ho deciso di condurre un’operazione militare speciale.

[Un conflitto militare nel cuore dell’Europa, l’invasione di un paese sovrano, è derubricato come “operazione militare speciale”. Homo Videns]

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego in conformità della nostra Cookie Policy.