Ma quanto mi piace la Meloni fricchettona (di Homo Videns)

Oh! finalmente! La multa di 100 euro per i non vaccinati è “estorsione di Stato”.

Quindi, ci sarà da aspettarsi che una volta al governo, la destra italiana toglierà le multe per eccesso di velocità, per parcheggio in doppia fila, per guida senza patente. E poi, tutte le libertà saranno consentite; anche Meloni si è convertita al sogno di Lucio Dalla: sarà tre volte Natale, e festa tutto l’anno.

Quando Berlusconi sarà Presidente, anche la destra avrà il suo governo monocolore. Dopo il biancofiore, biancorosso, giallorosso, sarà finalmente tutto nero. Vedremo ministri con l’orecchino, ministre coi jeans strappati e l’ombelico di fuori; vedremo quello che sognavano i fricchettoni degli anni ’60; quello che non è riuscito neanche a Grillo e company.

E per rendere meno noiose le riunioni del Parlamento sarà consentito di farsi uno spinello, mentre si discute una mozione: era ora! E i Consigli dei Ministri saranno aperti da un bunga-bunga. Altro che quel noioso di Draghi!

Meloni ci sta svelando un segreto: il vero scopo della destra italiana, da Mussolini a Giorgio Almirante, era quello di far prevalere il libero arbitrio, anzi il libertinaggio. Le leggi fascistissime erano solo il paravento delle leggi libertinissime. Non abbiate paura, democratici di ogni tendenza, dai radicali ai comunisti, la vera casa della sinistra è quella della Destra: ognuno farà che c… gli pare. Anche gli intellettuali cacasenno, e narcisisti, saranno contenti. In fin dei conti, la loro filosofia politica e giuridica predica che la norma deve soddisfare l’ego-sovranismo.

I medici saranno aboliti, ognuno potrà curarsi da sé medesimo. Non parliamo poi dei preti! La religione patriottica italiana è quella della famiglia: la famiglia innanzitutto. E tutte le famiglie non aspettano altro; quella dei Riina, dei Buscetta, dei Cutolo, e così via discorrendo. Ecco, finalmente, ognuno potrà dire: “padroni a casa nostra”! Ovvero, “padroni a cosa nostra”.

Non ce n’eravamo accorti, noi reduci degli anni ’60, del referendum sul divorzio, e di quello contro il nucleare, dello Statuto dei lavoratori e della parità uomo/donna: eravamo soltanto degli inconsapevoli fascisti. A saperlo prima, ci saremmo alleati con Ordine Nuovo, Franco Freda e Concutelli. Ma anche le Brigate rosse. Curcio e company, di fatto, erano molto più avanti di noi: “occorreva disarticolare lo Stato”! E noi, poveri imbecilli, militanti di fabbrica, nelle scuole e nelle Università, perdevamo il nostro tempo a praticare la partecipazione popolare, sindacale, comunale.

Non ci era chiaro che la disarticolazione dello Stato era in realtà lo scopo recondito delle stragi: piazza Fontana, il treno Italicus, la piazza di Brescia, la stazione di Bologna non ci dicevano niente... Ora è chiaro:  avremmo dovuto inneggiare ai terroristi che facevano quelle imprese! Erano veri patrioti e saranno esaltati come eroi.

Poi, negli anni ’90, è arrivato Cetto Laqualunque e neanche allora ce ne accorgemmo. Andava col vento in poppa: Basta con le tasse! Basta con i codici della legge! Chiù ppilu pi tutti! E poi, un altro Laqualunque in versione aggiornata disse che era legittimo sparare a vista contro emigrati e ladri. Ma è possibile che non riusciamo mai a prendere il treno della storia…?!

Ora Cetto Laqualunque sta per diventare Presidente della Repubblica; ma non rimarremo con un pugno di mosche. Questa volta non sbaglieremo. Svelti! Diamoci da fare! Corriamo alla corte dei neo-fricchettoni! Finalmente, faremo la pacchia!

(Homo Videns)

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