L'alleato segreto di Berlusconi (Homo videns)

Per chi si fosse perdute le ultime puntate, ricapitoliamo: l’Imu è stata abolita, mentre il signor Berlusconi insiste nel non voler espiare la pena così tenacemente conseguita; quella, dicevamo recentemente, di aver truffato soldi allo Stato, cioè alla collettività, cioè a tutti gli italiani.

Nella fattispecie, la truffa è stata realizzata nella faccenda dei programmi di Mediaset: venivano comprati ad un prezzo, rivenduti ad un prezzo maggiorato, poi ancora rivenduti ad un prezzo più alto, e così via dicendo. E che c’è di male? Niente di male. Se non fosse che, nel marchingegno, si realizza un certo occultamento di soldi.

È semplice, io me lo spiego così: io compro una cosa ad 1 euro, la rivendo a me stesso (una mia stessa società) a 2 euro, per cui io dò in regalo a me stesso (la società fantasma) 1 euro. E allora? Che ci guadagno? È micidiale: l’euro che mi sto regalando, in realtà, l’ho tolto alla società X, cioé a tutti gli azionisti; e me lo sono incassato io. In tutto questo c’è anche la falsa fatturazione, l’evasione fiscale, il falso in bilancio, tutte cose che sono degne di un delinquente e malfattore. E che la Magistratura vede, e sanziona.

Quello che, però, resta impunito è l’aver sottratto valore agli azionisti miei soci. Resta impunito perché nulla devo io restituire ad essi. E resta impunito perché io continuo ad essere padrone e socio di tutte quelle belle società artificialmente create.

Una specie di Robin Hood alla rovescia. E che c’è di nuovo, direte voi? Non è forse avvenuta la stessa cosa con le obbligazioni fasulle, spalmate sui clienti delle banche, ossia dalle stesse banche ai loro clienti? Non è avvenuta la stessa cosa con i titoli tossici tipo Parmalat, MY WAY, 4YOU, e via discorrendo?

Un capitalismo selvaggio, da pescecani: pesce grande mangia pesce piccolo. Un capitalismo che non rispetta i suoi stessi principi, ossia: la libera concorrenza, la creazione di valore con investimenti produttivi, la premiazione del merito, ecc. Un capitalismo, alla fin fine, straccione.

Ho l’impressione che, tutto sommato, lo stesso tipo di operazione sia stata fatta con  l’abolizione dell’Imu, la tassa sulla prima casa. Mi spiego: per far funzionare lo Stato, c’è bisogno di una somma X, poniamo 100. A contribuire a questi 100 sono (semplifico): 1-i possessori di beni produttivi, ossia capitale e lavoro (30) e patrimoniali (20), in tutto per 50; e inoltre: 2-i consumatori, poniamo per i rimanenti 50. L’Imu è una tassa patrimoniale, per cui se riduciamo il peso della tassa patrimoniale, poniamo da 20 a 10, ergo bisognerà aumentare o le tasse sulla produzione; oppure quelle sul consumo. In definitiva, se la tassa patrimoniale diminuisce di 10, le tasse sul lavoro o quelle sul consumo dovranno aumentare di 10. In definitiva, quindi, diminuendo l’Imu non ho fatto altro che spostare le tasse dai proprietari ai non proprietari: le mie tasse sulla casa me le pagherà il mio vicino che non ha nessuna casa, ma consuma quanto e più di me. Anche qui un’altra specie di Robin Hood alla rovescia.

E come mai avviene tutto questo? Semplicemente perché l’azionista di maggioranza del Governo Letta si chiama Berlusconi. Il quale ha creato (oltre ai suoi parlamentari) anche i suoi complici: i possessori di case! Ecco il primo alleato (non tanto segreto) del signor B.

Ma ce n’è un altro alleato, questo sì segreto, nascosto e subdolo. Chi ha permesso a Berlusconi di ricattare continuamente Letta ed il PD? Di minacciare di far cadere il governo, se Napolitano non gli dà il salvacondotto? se il PD vota contro? se… e se…? Da mesi stiamo assistendo a questo balletto. Ogni volta che c’è una decisione importante, B. minaccia di far cadere il Governo. E nello stesso tempo, Grillo strilla che non voterà nessun governo che non sia guidato da lui. Ogni volta, B. ringrazia: senza il congelamento dei parlamentari cosidetti a 5 stelle, ma forse a 5 stalle, B. non potrebbe permettersi di fare il galletto nel pollaio.

Parlare di analfabetismo politico  mi è sempre sembrato incredibile. Ma in questi giorni, ho capito qual è il vero gioco. Me lo ha fatto capire il prof. Becchi, il sedicente ideologo del Movimento 5 stelle (o 5 stalle): ha dichiarato a Berlusconi che lui può stare tranquillo, Grillo non farà mai un Governo con nessuno. E Berlusconi ha rialzato la voce, nonostante i rimbrotti e le ramanzine di Napolitano.

È chiaro, adesso, chi dobbiamo ringraziare per 6 mesi di inattività di questo Governo? O meglio di attività nociva per la società italiana? Chi dobbiamo ringraziare se dobbiamo sorbirci Napolitano per altri 7 anni? (e meno male che si tratta di Napolitano). Lui, Grillo, lo strillone-ciarlatano. Chi ha condannato il PD all’abbraccio mortale con Berlusconi? Sempre lui. Il Grillo parlante (e nulla facente). Chi ha condannato l’Italia a questa orribile e stomachevole telenovela di un  delinquente che ricatta il Governo? E ancora: chi è il vero responsabile della controriforma della Costituzione? Apparentemente, Grillo fa l’ostruzionismo contro PD e PDL. Ma chi è che li ha uniti insieme? 

E se qualche parlamentare pentastellato si dichiara stanco di questa melina, stanco di passare per fesso, allora viene espulso o minacciato di espulsione. Anzi, ultimamente Grillo ha fatto di più: ha detto che è meglio andare alle elezioni con il porcellum, senza cambiare la legge elettorale (così li nomina lui i suoi parlamentari, premiando i cani fedeli e bastonando le menti pensanti); proprio come fa Berlusconi!

Questa la situazione dei Partiti oggi in Italia: è tragica (come sembra ammonire Napolitano).

Che di questa situazione sia corresponsabile anche il Partito Democratico, che ha messo in un angolo i parlamentari pentastellati, è anche da riconoscere. Ma esiste il PD? Mi spiego meglio: esiste un PD, oppure due, tre PD?

Del PDL è inutile parlare: è un partito-azienda, un partito padronale, totalmente dipendente da una sola ed unica persona, il suo padrone.

Ma come abbiamo fatto, noi italiani, a scendere così in basso? Due partiti inesistenti, che fanno capo a Grillo (il ciarlatano) e Berlusconi (il padrone). Un partito diviso in mille rivoli (l’isola che non c’è).

E i cittadini? Sballottati, confusi, scocciati da questa telenovela infinita. Una telenovela che è stata costruita dai media berlusconiani, ma poi ha acquisito complici in tutti i media, di tutti i colori, nessuno escluso: questa telenovela fa audience; mentre, invece, parlare seriamente del caso Berlusconi non fa audience. E così il caso è stato ridotto a telenovela.

Bisogna che qualcuno rimetta in piedi la realtà, ora capovolta; e ricostruisca la convivenza sociale (e civile); ma chi?

Homo Videns

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