Tu, donna, al posto di Ursula…!? (di Homo Videns)

Come tutti abbiamo potuto vedere, in diretta, ieri è accaduta una cosa impensabile per la cultura “occidentale”.

Al di là del ruolo svolto da Ursula Von der Leyen ai vertici della Unione Europea, il dittatore turco Erdogan ha lasciato in piedi una donna.  È questo ciò che è apparso chiaro, evidente e lampante: la mancanza di rispetto del padrone di casa nei confronti di una donna.

È stato, innanzitutto, un pugno in faccia a tutti gli Europei, a tutti quelli che hanno superato la concezione patriarcale della società e del potere. In secondo luogo, è stato anche un messaggio che il dittatore ha voluto lanciare alla sua società, alle donne turche; come il messaggio che lancia quotidianamente, quando si presenta con la moglie alle sue spalle, come se fosse un cagnolino tenuto al guinzaglio. Tant’è vero che è uscito dalla convenzione internazionale contro la violenza sulle donne.

E, purtroppo, al pugno di Erdogan si è affiancato un altro pugno inaspettato: quello del belga Michel, presente nelle vesti anche lui di un alto rappresentante dell’Europa. Michel si è seduto tranquillamente, anzi si è pure messo comodo, mentre Ursula li guardava esterrefatta. E questo ha rappresentato un altro insulto alla von der Leyen; e insieme, un’offesa alle basi culturali dell’Europa. No, caro Michel, così non và: tu non puoi rappresentare l’Uomo Europeo.

Mentre vedevo questa scena mi domandavo che cosa ci siamo andati a fare in un paese come la Turchia, che si sta dimostrando aggressivo nei confronti dell’Europa, e anzitutto nei confronti dell’Italia, con l’occupazione di metà della Libia. Mi domandavo che cosa l’Italia e l’Europa stanno facendo concretamente per contrastare l’aggressività politica e militare del regime turco, alleato di un altro regime dittatoriale come quello che comanda attualmente in Egitto.

Mi domandavo se, ora, di fronte al pugno sferrato da Erdogan in faccia a questa donna così esile e dignitosa, ci sarà da aspettarsi una forte reazione politica da parte dell’Unione Europea. C’è da augurarsi che i vari Letta, Gentiloni e Sassoli si prodighino per rimuovere Michel; e insieme a loro i vari Macron, Merkel, Sanchez e via dicendo; e perché no, anche Draghi.

Ma, al di là di qualsiasi considerazione politica, resta l’offesa oltraggiosa all’essere umano Ursula von Der Leyen. Nelle vesti di Ursula, io me ne sarei andato, e li avrei lasciati là tutti e due a godersi le loro poltrone. Ma, poiché l’Homo Videns che scrive queste note è un uomo, mi sono domandato che cosa avrei fatto nelle vesti di Michel. Avrei fatto una cosa molto semplice, quella che facciamo sempre: avrei fatto prima accomodare Ursula nella unica sedia fatta preparare dal dittatore; e poi, sarei andato io a sedermi sul sofà.

E tu, donna, al posto di Ursula, che avresti fatto?

Eh! no, caro Michel, tu non mi rappresenti. E spero che i partiti europei ti costringano alle dimissioni. Ma spero ancora di più che ci sia un’ondata di proteste di massa, della gente comune. Io non ho le mani in pasta nei social, ma quelli che li hanno, che propagandano la democrazia diretta, hanno ora un’occasione per lanciare una petizione di massa, a livello perfino Europeo, per rimuovere quell’indegno rappresentante dell’Europa che si chiama Michel.

(Homo Videns)

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