Due consiglieri della lista Vizzino si dichiarano indipendenti (di Giuseppe Florio).

Era nell'aria, ma nella giornata di ieri una grana si è materializzata per la Lista Vizzino. Con una presa di posizione congiunta si sono infatti dichiarati indipendenti, probabilmente preludendo al passaggio verso il centrodestra, i consiglieri comunali Maria Teresa Saracino e Vincenzo Todisco.

Nel loro mirino il fondatore del movimento civico Gino Vizzino e le sue possibili scelte strategiche future: «Da oltre un anno abbiamo assunto posizioni pubbliche e nelle sedi deputate al confronto di timbro critico nei confronti dell'amministrazione comunale in carica. E ciò non per spirito pregiudiziale ma, al contrario, come bilancio di un'esperienza di governo che consideravamo e maggiormente consideriamo negativa», scrivono in una nota.
«L'analisi dei diversi settori amministrativi concorre a questa valutazione: primo fra tutti il bilancio, assurto a strumento di mera vessazione di una comunità già fiaccata dalle difficoltà, incapace di rendere fruttuosa la spesa pubblica, magari erogando servizi all'altezza di questo nome. Un anno addietro la Lista Vizzino è quindi transitata, così motivando tale scelta, all'opposizione, impossibilitati a far sconti di alcun genere alla giunta Scoditti, nata sotto i peggiori auspici di una sommatoria numerica di correntismi e finita peggio, con gli stracci che volano tra partiti presuntamente alleati.

Siamo però di fronte, in questo scorcio di consiliatura, ad una contraddizione stridente che ci impone una ulteriore riflessione e conseguenti determinazioni. Gino Vizzino, leader della nostra formazione civica, immemore forse delle ragioni che ci videro alternativi all'attuale centrosinistra, imbastisce una sorta di apparentamento con uno dei parti di quella coalizione, prefigurando addirittura un percorso comune che egli si azzarda a definire pubblicamente «uno straordinario cambiamento», nella fattispecie però con i medesimi soggetti politici e con le medesime persone».

Da qui la scelta: «Tale vistosa incongruenza suscita allora il nostro disappunto, muovendoci ad un passo ineludibile: da questo momento in poi, rivendichiamo la nostra alterità dalla forma, dalla sostanza e dal destino della lista Vizzino, dichiarandoci qui ed ora indipendenti».

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