Nuovi smottamenti nel centrodestra. Anche "Mesagne Futura" si autosospende (di Giuseppe Florio).

Non accennano ad arrestarsi gli smottamenti nella costruenda coalizione di centrodestra. All'indomani del clamoroso abbandono del movimento civico ProgettiAmo Mesagne, anche Mesagne Futura annuncia la propria volontà di disertare il tavolo conservatore. Il «casus belli» è, ancora una volta, la pubblicazione – in esclusiva per la Gazzetta del Mezzogiorno – del questionario commissionato all'ex consigliere comunale Domenico Magrì durante l'ultima riunione del centrodestra, che sarebbe stato utile, almeno nelle intenzioni di qualcuno, per individuare la figura di un candidato sindaco unitario, evitando il passaggio delle primarie.

ProgettiAmo Mesagne aveva così deciso di lasciare il campo del centrodestra, adottando toni ultimativi e quindi presumibilmente in maniera irreversibile, posizionandosi al centro e provando ad intavolare un confronto politico-programmatico con tutte le forze interessate, anche se appartenenti al centrosinistra. Nei prossimi giorni è previsto che incontri la segreteria politica del Partito Democratico.

Ieri, un nuovo eclatante distinguo. Il gruppo dirigente di Mesagne Futura, sorto nella scorsa estate a seguito di una copiosa emorragia di Forza Italia, ha preso posizione, solidarizzando con ProgettiAmo Mesagne ed accusando pesantemente gli altri partner dello schieramento: «Il nostro movimento, a seguito della misera e puerile provocazione esplosa nella giornata di ieri con il “trasferimento” tout court alla stampa di corrispondenza riservata ai coordinatori dei partiti e movimenti del centrodestra mesagnese, non può esimersi dal condannare fermamente tale sciagurata pratica messa in campo da qualche “lungimirante” esponente al quale, evidentemente, non sta a cuore l’unità dello stesso centrodestra. Il percorso che, faticosamente, era stato individuato per giungere uniti alla designazione del candidato sindaco, seguiva estenuanti incontri bilaterali ed una altrettanto estenuante riunione congiunta, che, comunque, aveva determinato una strada condivisa da tutti, senza distinzione alcuna. Ma, purtroppo, si è voluto far saltare quel tipo di percorso, non si sa bene con quale alternativa all’orizzonte e con quale perspicacia politica, che sa più di assoluta stupidità».
Da qui, l'annuncio di una temporanea autosospensione: «Pertanto, allo stato dell’arte e per il momento, il movimento Mesagne Futura ha deciso di sospendere la propria partecipazione al tavolo del centrodestra, data la palese e sconcertante mancanza di lealtà, di correttezza e di accortezza da parte di qualche pseudo-alleato, che ha pensato bene di anteporre, evidentemente, la propria fortuna a quella della nostra parte politica e della città, in attesa di serie assunzioni di responsabilità da parte di tutti».
La conclusione del documento sembrerebbe intanto dischiudere prospettive inedite, proponendo «urbi et orbi» (e quindi non necessariamente rivolgendosi al centrodestra) la possibilità di confrontarsi sui temi, senza arroccarsi da una parte dello steccato: «Noi continueremo ad impegnarci per la città stessa con la scelta che abbiamo fatto di dare vita ad un movimento civico e politico che guardi di più alla sostanza delle cose ed ai programmi concreti, senza imposizioni e prevaricazioni, scelta che alla luce dei fatti si rivela ogni giorno più giusta».

Giuseppe Florio

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