Riforma Brunetta, inaccettabile tenere fuori i giovani dai concorsi pubblici.

La decisione del governo di escludere i giovani dai concorsi pubblici è semplicemente irricevibile.

La riforma Brunetta varata il primo aprile (e purtroppo no, non è un pesce d’aprile), introducendo un criterio di selezione basato esclusivamente su titoli ed esperienze, taglia di fatto fuori tutti i giovani.

Quali titoli e quali esperienze vogliono che abbia un ragazzo di 25 anni, con tra l’altro un anno di pandemia alle spalle?

E anche se li avesse, anche se fosse il ragazzo più in gamba del paese, resterebbe tagliato ugualmente fuori perché troppo giovane per aver accumulato titoli ed esperienze.

E la cosa ancora più incredibile è che questo assurdo criterio si applica già da subito ai concorsi per il Sud Italia.

Ma come, anziché concentrarci sui giovani, anziché mettere proprio loro in condizione di trovare un lavoro, li spingiamo ancora più fuori?

Si rendono conto di come fanno queste leggi o ormai hanno deciso di uccidere definitivamente i ragazzi e il futuro di questo paese?

Maurizio Bruno

Consigliere Regionale della Puglia

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