Scambio di opinioni tra Matarrelli ed il Pd. I loro comunicati su un noto social.

Nelle ultime ore tra Matarrelli ed il Pd mesagnese si è registrato un "botta e risposta" spigoloso e duro, testimoniato su un social. Ne riportiamo integralmente i contenuti.

(Matarrelli) Scambio di opiSaggio intervento del sindaco Molfetta che pone la parola fine, almeno per il momento, ad una serie di attacchi sguaiati, offensivi e fuorvianti finora pervenuti dal Partito Democratico di Mesagne, o meglio, da una parte del Pd cittadino. Partito che sembra aver dimenticato, quando non perduto, gli antichi fasti di una storia anche molto onorevole.

Gli insulti, è appena il caso di dirlo, troppo spesso sono stati pronunciati da chi nella sua stessa professione ha sguazzato nell'ambiguitá o nell'opacitá. Insulti che, peraltro, arrivano sempre dopo che il confronto si è consumato nelle sedi democratiche, quale è una seduta consiliare dove spesso invece si assiste a qualche scena muta, come se qualche burattinaio oscuro ed insoddisfatto tirasse i fili all'indomani. Intanto massima solidarietà al sindaco e ai colleghi consiglieri aggrediti con inusitata veemenza.

 

(Pd) Ci rendiamo conto che un PD diviso sarebbe il sogno di Matarrelli, ansioso come è di potersi insinuare in qualche spazio dal momento che va cercando casa dopo aver abbandonato i porti che un tempo furono sicuri e forieri di scalate personali. E sappiamo anche che non è avvezzo alla pluralità, dal momento che ha sempre fatto e disfatto a suo piacimento nei suoi partitini padronali, senza mai dar conto ad alcuno e dividendo il “mondo” in chi sta con lui e chi sta contro di lui, preoccupandosi sempre di isolare ed allontanare dal suo raggio d’azione questi ultimi.

Dobbiamo però dargli una brutta notizia, il PD è unito e parla sempre a nome delle sue componenti politiche e istituzionali. Rileviamo inoltre che, come al solito, coltiva il gusto di sguazzare nel torbido, e a differenza di come abbiamo fatto noi, citando nomi, interventi e circostanze precise, si lascia andare ad infamanti e calunniose accuse su non meglio precisati professionisti del PD che sguazzerebbero, a suo dire, “nell’opacitá” e “nell'ambiguità”.

Avesse almeno il coraggio di dichiarare apertamente a chi fa riferimento, ma evidentemente è ben consapevole di dichiarare il falso e correrebbe il rischio di incappare in spiacevoli conseguenze. Quanto poi ai burattinai, mestiere che senza dubbio gli si addice, può stare sereno: il PD ha un gruppo dirigente rinnovato e autonomo a differenza sua e dei suoi sodali che sono da sempre gli stessi. Sul merito della questione, che solitamente non interessa a Matarrelli, il PD ha sollevato, al netto delle soluzioni condivise in sede Istituzionale, un problema di inadeguatezza, e in qualche caso di opportunità, circa gli interventi della maggioranza nel dibattito consiliare.

Su questo e sul tema della mobilità non una parola da parte di Matarrelli. Ma non è una novità: davanti ai problemi che hanno a che fare con il destino di Mesagne è aduso ad imboscarsi nella sua poltrona d’oro da parlamentare, e nessuno ha ancora capito come vuole mettere questa sua funzione a disposizione, oltre che di se stesso, anche della sua cittá.

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