Comunicato ProgettiAmo Mesagne e Meetup 5 stelle su Peba e "Misericordia"

Negli scorsi giorni abbiamo ricevuto, da parte del Sindaco, le risposte a due interrogazioni promosse dai nostri movimenti.

La prima riguardante il centro di accoglienza Misericordia e l’altra sui PEBA (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche).

La prima risposta è parzialmente soddisfacente. È del tutto evidente, tuttavia, che solo a seguito delle nostra interrogazione l’amministrazione ha incominciato a dar seguito ad una delibera di giunta comunale, badate bene, del Novembre 2015. Infatti dopo circa una settimana dall’intervento del Meetup Cinque Stelle e di progettiamo Mesagne sono iniziati i lavori di pulizia straordinaria della struttura della Misericordia. Il resto della riposta mette in evidenza, ancora, solo dei meri   impegni e nulla più. Tuttavia continueremo a monitorare la situazione affinché gli ospiti della struttura possono permanere in quella sede in sicurezza, in condizioni dignitose e soprattutto nel rispetto della legalità.

Per quanto riguarda invece la risposta fornita dal Sindaco sulla mancata attuazione del PEBA non siamo affatto soddisfatti. Si evidenzia infatti il solito “scarica barile”, specie nella parte in cui si fa un’analisi storica dove si afferma che fino ad oggi sono stati fatti soli interventi estemporanei e che Mesagne, come tante altre città italiane, non ha rispettato una norma dello Stato che impone ai comuni, oramai da più di trent’anni, di adottare i PEBA. L’amministrazione comunale dunque non ha detto chiaramente se intende o non intende rispettare la legge, si è solo fatto cenno ad una possibilità di coinvolgere i cittadini in un percorso partecipato finalizzato a redigere determinati piani urbanistici. Bisogna dunque essere chiari, dopo due anni di continue richieste da parte dell’associazioni ITALIABILE, l’amministrazione comunale ha il dovere di dare una risposta certa in tempi certi e veloci. Soprattutto si spera che l’assessore Librato tenga fede all’impegno assunto ufficialmente nel corso del recente dibattito sul tema, andato in onda sull’emittente televisiva “Telenorba “ qualche giorno fa.

Per fare ciò occorre seguire un’agenda e un percorso istituzionale che preveda preliminarmente l’istituzione di un processo partecipato finalizzato a definire l'accessibilità urbana della propria città con l’aiuto dei cittadini, ed in particolare delle Associazioni impegnate sui problemi della disabilità; occorre poi procedere alla definizione di un Piano che preveda una mappatura generale del territorio per individuare quali sono le criticità; programmare gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche seguendo un preciso elenco; individuare le risorse da destinare a tali interventi(ad esempio, quota parte degli oneri d’urbanizzazione, quota parte sulle sanzioni in materia urbanistica, percentuale sugli appalti pubblici da inserire in sede di gara, ecc. ecc.) e poi controllare l’esecuzione del Piano in parola.

Si spera dunque che si possa fare presto nell’interesse generale della città. In quanto, come abbiamo più volte detto, il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche non si rivolge solo alle persone con disabilità o disabilità temporanea ma coinvolge tutta la popolazione. Infatti l'adozione di questo importante strumento di gestione e programmazione urbanistica va nella direzione di rendere la città più comoda sicura ed accessibile per tutti.

Meetup cinque stelle e ProgettiAmo Mesagne

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